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Alessandria-Mongarli: salta tutto. Almeno per ora

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Domenica la vittoria di Bassano aveva certificato un’annata storica cui mancava solo la ciliegina finale per un futuro solido. A prescindere dalla categoria. Ma la storia si è ripetuta: da Bari (Tim Barton) a Salerno (Joseph Cala) fino ad Alessandria, ecco l'ennesimo passaggio di proprietà di ...

Mongarli

Domenica la vittoria di Bassano aveva certificato un’annata storica cui mancava solo la ciliegina finale per un futuro solido. A prescindere dalla categoria. Ma la storia si è ripetuta: da Bari (Tim Barton) a Salerno (Joseph Cala) fino ad Alessandria, ecco l’ennesimo passaggio di proprietà di un club calcio che salta in extremis all’insegna del pagherò.

Alessandro Mongarli (nella foto) non è diventato e forse non diventerà mai il padrone dell’Alessandria: che non solo rimane almeno per ora nelle mani di Giorgio Veltroni ma che, beffa delle beffe, dovrà pure scontare due punti di penalizzazione nel prossimo campionato, a prescindere dalla categoria, per il mancato rispetto dei tempi previsti nel pagamento delle mensilità del terzo trimestre 2010.

Il tutto è legato all’inquietante qurelle, rivelatasi poi un fosco presagio, che ha coinvolto la Lega di categoria riguardo al presunto permesso concesso alla società entrante di pagare le tre mensilità mancanti del terzo trimestre 2010 con ventiquattr’ore di ritardo rispetto alla data-limite prevista proprio per lunedì 16.

Mongarli diceva di aver ricevuto l’autorizzazione della Covisoc, la Lega smentisce e guarda in cagnesco il nuovo venuto. Sembrava un dettaglio, ed invece si è rivelato il primo insormontabile ostacolo per un affare prossimo a saltare. Il vaso è traboccato nel primo pomeriggio di lunedì quando il 48enne imprenditore torinese non ha coperto entro i termini accordati la fidejussione in Lega da 400.000 euro depositata da Veltroni: davvero troppo per il presidente che, già infastidito dal caso-stipendi, infuriato, ha convocato un’assemblea straordinaria per il 13 giugno con tanto di ricapitalizzazione all’ordine del giorno.

In serata il sindaco Fabbio ha provato a ricucire strappando un sofferto assenso per un nuovo incontro, forse già domani. Ma tra rimpalli di colpe a distanza (Mongarli accusa Veltroni di scarsa pazienza, i legali del presidente ribattono avanzando le urgenze della Lega), la strada sembra essere in salita. Non rimane che sognare sul campo…