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Alluvione Bardonecchia, le testimonianza: un boato e poi lo tsunami di fango

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Il ghiacciaio è scomparso e i corsi d'acqua non riescono a contenere le bombe d'acqua

Un boato ha anticipato onde alte fino a 7 metri. Come un terremoto. Giungono le prime testimonianze del momento in cui lo tsunami di fango ha travolto Bardonecchia. Le esondazioni del Rio Merdovine e del torrente Frejus in Val Susa hanno aperto incognite sul futuro di questo territorio.

Alluvione a Bardonecchia: la testimonianza di un residente

L’allerta non cessa. Autorità e Protezione civile invitano cittadini residenti e turisti a restare in casa, al riparo. I danni della marea di fango e detriti che ha travolto Bardonecchia, d’inverno cristallo di ghiaccio della Valle di Susa, saranno ingenti. I dispersi sono stati salvati, ma la paura è il sentimento che serpeggia, qui, al confine con la Francia.  

“Come un terremoto. Tremava casa”

Angela Camani villeggia ogni anno in un condominio in Via Papa Giovanni XXIII. Lei quella colata di fango l’ha vista dirompente e minacciosa, ancor prima che inondasse strade e case, come si nota nei video che girano in queste ore sui social. La signora vive di fronte al rio esondato.

“Alle ore 22 – racconta all’Ansa – stavamo per uscire per andare a vedere i fuochi di artificio, quando abbiamo sentito un boato come una bomba. Eravamo sul balcone del secondo piano terrorizzati dal frastuono. Il balcone tremava. E tremava la casa. Abbiamo visto delle onde enormi dall’alto e vedevo scendere acqua a tutto spiano con grandi massi. Vedevo delle onde alte 7 metri“.

Un ghiacciaio è scomparso e a Bardonecchia hanno paura

A Bardonecchia sostengono che il ghiacciaio sia scomparso già vent’anni fa. La morena rilasciata è fragile, per questo è sufficiente una bomba d’acqua a provocare frane come quella del 13 agosto. A quel punto i corsi d’acqua si ingrossano e non riescono a contenere fango e detriti. 

“Ho avuto paura, tanta. La mia amica che vive sotto – confida Angela – è salita su ed era terrorizzata, perché ha anche un cane e un gatto e temeva di essere alluvionata. Il ponte sotto della stazione si è intasato e ha fatto da tappo. Tutte le pietre e i massi venivano giù e si bloccavano là sotto. Era successo altre volte che si fosse intasato. Quel ponte è sempre stato un problema ma una cosa del genere non era mai capitata e non l’ho mai vista in vita mia. È da 30 anni che abbiamo la casa qui e ci veniamo in villeggiatura”.