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Ancora problemi per Soumahoro: la corte d'appello di Bologna chiede la decadenza del seggio

Soumahoro Corte d'Appello

Il deputato Soumahoro si è ritrovato ad affrontare un nuovo importante problema. Il suo seggio potrebbe decadere. Lui contesta: "Dimostrerò la mia trasparenza nelle sedi opportune".

Per il deputato Aboubakar Soumahoro ci sono nuovi problemi in vista. La Corte d’Appello di Bologna ha chiesto alla Camera dei deputati che il seggio venga dichiarato decaduto. Al deputato è stata infatti contestata una scorretta rendicontazione di fondi pubblici erogati in campagna elettorale per un totale di 12mila euro. Nei mesi scorsi la moglie e la suocera erano state coinvolte, insieme ad altre quattro persone in un’inchiesta sulla gestione dei fondi pubblici destinati alle cooperative di accoglienza migranti e per questo motivo sono state messe agli arresti domiciliari.

Soumahoro, la Corte d’Appello chiede il decadimento del seggio

Il deputato che, dopo lo scoppio dello scandalo, si è trasferito nel gruppo misto ha annunciato che farà valere le sue ragioni nelle sedi opportune: “Le contestazioni di irregolarità che mi vengono mosse riguardano aspetti meramente formali. I fondi, come previsto dalla legge, sono stati tutti utilizzati per la campagna elettorale: i miei avvocati stanno predisponendo il ricorso contro il provvedimento della Corte per confutare con precisione gli addebiti che sono stati sollevati nei miei confronti”.

Ha poi proseguito, precisando: “Inoltre la Giunta delle elezioni che è l’organo parlamentare competente, riceverà quanto prima la mia documentazione per fare piena luce su ogni aspetto: sono sereno, dimostrerò la mia assoluta trasparenza nelle sedi opportune”.

La moglie di Soumahoro: “Gli acquisti di beni voluttuari non li ho fatti io”

Nel frattempo, la moglie del deputato, Liliane Murekatete, davanti al Giudice per le indagini preliminari di Latina ha affermato: “Gli acquisti di beni voluttuari non li ho effettuati io, non ho mai avuto in uso carte di credito della cooperativa”.

In un precedente post pubblicato di X, Soumahoro aveva ribadito di non essere indagato evidenziando: “Non sono indagato, né risulto negli atti della Procura di Latina. Ribadisco di nuovo la mia ESTRANEITÀ. Nel rinnovare la mia fiducia nella giustizia, prendo atto della misura applicata alla mia compagna. Chiarirà nelle sedi opportune. Chiedo rispetto per la privacy di mio figlio”.