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Bambini musulmani rifiutano ora di ginnastica

Bambini musulmani

A Treviso cinque bambini musulmani chiedono alla professoressa di saltare l'ora di ginnastica perché avevano iniziato il Ramadan.

Comincia a far discutere, soprattutto sui social, la notizia che un gruppetto di studenti delle scuole medie ha chiesto di essere esonerato dall’ora di educazione fisica perché è iniziato il Ramadan. In una scuola di Treviso, difatti, l’insegnante di ginnastica si sarebbe sentita rivolgere da cinque suoi alunni tale richiesta, solo apparentemente strana. Tutti questi alunni sono infatti bambini musulmani e durante il Ramadan non possono nell’arco della giornata né mangiare né bere.

Niente ginnastica durante il Ramadan

La professoressa di educazione fisica ammette di non essersi mai trovata di fronte ad una richiesta come quella fatta da cinque suoi alunni. Nei giorni scorsi, infatti, in una scuola di Treviso non meglio indicata per tutelare probabilmente la privacy dei minori, una docente si è sentita dire: “Ci scusi, ma noi non possiamo fare ginnastica”.

Non tutti a scuola amano fare educazione fisica, e forse inizialmente l’insegnante può aver pensato che fosse la pigrizia a far nascere una simile pretesa. Ad aver chiesto infatti di essere esonerato dall’ora di educazione fisica non è solo un alunno ma un gruppo di cinque studenti, tutti assieme. Che si fossero messi d’accordo per riposarsi invece di faticare insieme agli altri compagni? L’insegnante ha quindi chiesto immediatamente ai suoi studenti se per caso stessero male, e come mai tale malesse affligesse tutti e cinque contemporaneamente.

La risposta è stata di quelle che la professoressa proprio non si aspettava. “No, non stiamo male ma non possiamo fare educazione fisica perché abbiamo iniziato il Ramadan“. Apparentemente i due fatti non sembrano avere alcun nesso in comune ma non è proprio così. “Di giorno noi non possiamo né mangiare né bere. Se corriamo e saltiamo per un’ora, soprattutto di mattina, poi non riusciamo a stare senza bere” avrebbero spiegato i bambini musulmani, come riporta Il Gazzettino.

Ramadan e minori

Quest’anno il Ramadan è iniziato il 15 maggio e terminerà il 16 giugno 2018. Durante il Ramadan i fedeli all’Islam devono osservare il digiuno, che dura dall’alba al tramonto. Durante l’arco della giornata, quindi, i musulmani non possono né bere né mangiare, e devono evitare tutti quei comportamenti peccaminosi quali il sesso e fumare le sigarette, solo per fare qualche esempio. Solo durante la notte chi pratica il Ramadan può rifocillarsi: il pasto si chiamerà suhoor se fatto prima dell’alba e iftar se fatto dopo il tramonto.

Non tutti i fedeli musulmani però devono rispettare il precetto del Ramadan. Il digiuno infatti deve essere osservato unicamente dagli adulti, con le dovute eccezioni. Ne sono esentati gli anziani ed i malati, le donne in gravidanza e persino quelle con le mestruazioni. In linea teorica quindi i minori rientrano in quella fascia di musulmani che non devono praticare il Ramandan. Resta ovviamente da capire in che età l’Islam considera un fedele adulto. Rimane però sempre il dubbio che i cinque bambini musulmani abbiano potuto approfittare della situazione per cercare di saltare un mese di educazione fisica.