Paola Marras La città di Colerain, negli Stati Uniti, si stringe attorno alla famiglia di un bimbo di due anni malato di cancro e decide che per il piccolo la magia del Natale non può attendere. Brody Allen sta combattendo una dura battaglia contro un tumore al cervello e alla spina dorsale. I medici gli hanno diagnosticato la terribile malattia a maggio ma, nonostante la chemio, il cancro non sembra essere regredito. Chi ha in cura il piccolo non nutre molte speranze, avvertendo i genitori che il figlio potrebbe non vedere mai il nuovo anno.
Un Natale che viene dal cuore
“Brody non sa che è malato. E’ troppo piccolo per capire, è felice e si sta godendo quel poco che resta della sua vita”, spiega la sorella maggiore McKenzie Allen. Il padre, Todd, descrive il suo calvario come “inimmaginabile”. I genitori di Brody hanno quindi deciso che il Natale, la loro festa preferita, non poteva aspettare, così come i dolci, le luci colorate e le decorazioni. Il 25 dicembre infatti Brody potrebbe non essere più con loro, e quel giorno quindi ci sarebbe poco da festeggiare.
Tutta la comunità di Colerain è rimasta però contagiata dagli Allen. In poco tempo, infatti, non solo la villetta di Brody era addobbata a festa ma anche quelle dei vicini di casa, e poi quella dei vicini dei vicini di casa e così via. “Vogliamo dargli il Natale più bello e incredibile possibile” spiega Todd. Nonostante sia solo settembre, Brody ha cominciato quindi già a ricevere montagne di regali, ovviamente tutti scartati sotto un gigantesco albero di Natale.
“Anche se le cure non hanno funzionato, sono ancora molto grata per il tempo che possiano continuare a passare con lui, e vederlo felice rende tutto questo meno terribile. È incredibile, ma non possiamo fare a meno di dire grazie” sottolinea McKenzie. Per la famiglia Allen, infatti, ciò che la comunità sta facendo per Brody è la prova che il Natale non è semplicemente una data sul calendario ma un sentimento di amore che viene dal cuore.
