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Bimbo nato prematuro muore: il padre assale i medici

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Un bambino, nato prematuro e con un tumore, è morto dopo un'operazione. Incapace di accettare la morte del figlio, il padre ha aggredito i medici.

È succeso a Palermo: un bambino, nato prematuro e con una massa tumorale, è morto dopo un estremo tentativo di operazione. Incapace di accettare la morte del figlio appena nato, il padre del bambino ha aggredito i medici che l’hanno operato. Prevedibilmente, è stato denunciato. È questo ormai l’ennesimo caso di aggressione al personale medico, e la problematica comincia a preoccupare le autorità.

La vicenda

La vicenda si è consumata nell’ospedale pediatrico Di Cristina, a Palermo. Il bambino, nato a sole 30 settimane, era nato particolarmente prematuro; oltre alle complicazioni derivanti da una nascita avvenuta prima del tempo, i medici avevano trovato sul corpo del piccolo un grosso tumore. Nonostante i tentativi dei medici, la disperata operazione non è andata a buon fine: il neonato è morto poco dopo essere venuto alla luce.
Il tumore in questione era un emangioendotelioma, che, avendo raggiunto il diaframma, causava al neonato gravi problemi respiratori. L’operazione dei medici del Di Cristina era dunque particolarmente disperata, con infime probabilità di successo. Pur alla luce di tale considerazione, il padre del bambino (apparentemente giovane e proveniente dal quartiere Zen) non è stato in grado di accettare la morte prematura di suo figlio e, dopo un’accesa discussione con i medici, ha deciso di aggredirli. Dei medici che stavano parlando col padre, quattro sono stati feriti; uno di loro è Gloria Pelizzo, il primario di Chirurgia pediatrica dell’ospedale.

La denuncia

Alla luce dell’atto di aggressione, l’azione legale dell’ospedale non si è fatta attendere. Due gli esposti presentati contro il genitore del bimbo, per mano di Giovanni Migliore (direttore generale dell’ospedale Civico) e del dirigente del reparto di Terapia inensiva. Ad aggravare la faccenda, sta il fatto che il padre del bambino nato prematuro ha causato un trauma cranico a uno dei medici feriti. Nonostante l’attuale ricostruzione dei fatti sembrerebbe a sfavore del padre del bambino, anche quest’ultimo, assieme alla madre del bambino, ha deciso di sporgere denuncia.

Un problema più grande

Giovanni Migliore, a seguito del suo esposto, ha sottolineato come il problema delle aggressioni ai danni dei medici e degli operatori degli ospedali sia tutt’altro che da sottovalutare. Ormai, ha dichiarato il direttore generale, i casi sono talmente numerosi e talmente gravi da costituire un fenomeno non più tollerabile. In merito alla sua denuncia, ha inoltre sottolineato come l’Arnas Cicivo Di Cristina di costituirà parte civile, con l’intento di far valere la giustizia nei confronti di chi fa uso della violenza ingiustificata.