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Bimbo scomparso e ritrovato nel Mugello, il padre del piccolo Nicola: "Sta bene ma ora pensiamo di cambiare vita"

Nicola e il papà

Il padre del piccolo Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi scomparso nella notte e poi ritrovato nel Mugello, ha spiegato che stanno pensando di cambiare vita.

Il padre del piccolo Nicola Tanturli, bambino di 21 mesi scomparso nella notte e poi ritrovato, ha spiegato che stanno pensando di cambiare vita. L’assenza del figlio per ben due notti ha creato uno stato di forte choc nella famiglia.

Nicola Tanturli: il padre è ancora molto provato

Leonardo Tanturli, padre del piccolo Nicola, ha trascorso due giorni interi a setacciare le montagne che tanto ama, dove ha scelto di vivere con la sua famiglia. “Temevo fosse successo qualcosa” ha dichiarato l’uomo, come riportato da Il Messaggero. Ha spiegato di essere molto felice che il piccolo sia stato ritrovato, ma ancora adesso sembra non aver realizzato quello che è accaduto. La paura vissuta in questi giorni non gli è ancora passata. “Forse possiamo anche modificare qualcosa nella nostra vita” ha dichiarato. Vive con la sua famiglia in una casa sugli appennini tosco-romagnoli, in mezzo ai boschi e ai dirupi. Il piccolo si è aggirato in questa zona, da solo, per ben trentasei ore. Il paese, Palazzolo sul Senio, è molto più in basso. Arrivare in questa zona è molto complicato, sia in auto che a piedi. Il piccolo ha camminato fuori di casa per due notti, mentre tutti lo cercavano.

Nicola Tanturli: le parole del papà Leonardo

Il papà di Nicola, intervistato da Il Messaggero, ha spiegato di sentirsi molto sollevato rispetto al terrore e alla disperazione che hanno provato negli ultimi giorni. “Vorrei dire un grande grazie a chi ha collaborato alla ricerca. Una ricerca che ha permesso alla fine di trovare Nicola sano e salvo. I vicini, le forze dell’ordine, la protezione civile, tutto il paese che si è mobilitato per cercare mio figlio” ha dichiarato. Leonardo Tanturli ha spiegato che Nicola è sempre stato abituato a muoversi in campagna, ma ovviamente lo aveva sempre fatto con i suoi genitori. “Da solo aveva camminato al massimo per poche decine di metri, rispetto a dove viviamo. Non capisco perché poi si sia spinto così lontano. Forse per paura del buio si è allontanato sempre di più e alla fine si è perso. È stato un trauma non ritrovarlo dentro casa” ha dichiarato. Quando il piccolo si è allontanato i genitori erano nell’orto, a venti metri dall’abitazione. Nicola, invece che andare dalla sua mamma e dal suo papà, ha aperto la porta ed è andato nella direzione opposta, senza chiamarli. A questo punto si è diretto verso i boschi ed è stato trovato a tre chilometri di distanza.

Nicola Tanturli: il ritrovamento

I genitori di Nicola si sono accorti che non era più in casa e sono subito corsi a cercarlo, nella speranza che fosse ancora nelle vicinanze. “Poi è montata la paura perché di lui non c’era traccia, ed è iniziata una prima ricerca. Una grossa mano l’hanno data i vicini. Poi il tutto si è esteso alle forze dell’ordine” ha dichiarato Leonardo Tanturli. Quando gli hanno consegnato il bambino, sano e salvo, ha provato una grande gioia. “Uno choc del genere ti induce a pensarci. Qui è comunque bello. Noi siamo apicultori e abbiamo degli orti” ha spiegato il padre del bambino. Nicola ora si trova all’ospedale Meyer di Firenze. “Lo hanno trasportato in elicottero. Sta bene, immagino stiano facendo dei controlli più approfonditi. Aveva qualche graffio. La mia compagna è con lui, ha lasciato qui il cellulare. Dopo troveremo il modo di sentirci. Io l’ho trovato in forze in ambulanza, compatibilmente ad un periodo così lungo trascorso da solo, parliamo di 36 ore” ha aggiunto. Il piccolo, quando ha visto suo papà, ha pronunciato la parola “mamma” ed è andato con lei.