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Cameriere senegalese aggredito e picchiato in strada

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Episodio di violenza a sfondo razzista a Partinico. Un giovane senegalese stava lavorando quando è stato preso a calci e insultato da ignoti

Un giovane senegalese di 19 anni è stato aggredito in strada. Lavora come cameriere in un bar di Partinico, vicino a Palermo. Dal 2016 è ospite di una comunità per i richiedenti asilo. Anche venerdì stava servendo ai tavoli del locale, quando è stato insultato e preso a calci da un gruppo di ragazzi ancora ignoti.

Il senegalese aggredito non si è difeso

Le indagini per identificare i responsabili sono in corso. Il giovane senegalese aggredito sarebbe stato provocato con una serie di insulti razzisti, per essere poi preso a pugni e calci in mezzo alla piazza. “Non ho reagito perché non alzo le mani – ha raccontato – Mi potevo difendere, ma gli educatori della comunità mi hanno insegnato che non si alzano le mani”. Come ha raccontato la stessa vittima ai militari, il gruppo di violenti gli avrebbe urlato “Vattene nel tuo paese, sporco negro”. Le ferite riportate dall’uomo, al labbro e alle orecchie, sono state dichiarate guaribili in una settimana circa.

In caserma uno dei presunti aggressori

Il senegalese aggredito ha avuto una prognosi di sette giorni per le ferite al volto che ha riportato durante il pestaggio. Il cameriere ha subito sporto denuncia ai Carabinieri dopo l’aggressione. Le indagini per identificare i responsabili dell’episodio di razzismo sono in corso. Il fatto è avvenuto sotto gli occhi di numerose persone che in quel momento si trovavano nella piazza di Partinico. Stando a quanto emerso, uno dei presunti aggressori sarebbee stato fermato dalle forze dell’ordine e accompagnato in caserma per essere interrogato. La sua testimonianza potrebbe consentire di inchiodare gli altri membri del gruppo e assicurarli alla giustizia per quanto accaduto.

L’episodio del senegalese aggredito a Partinico si aggiunge ad una lista di aggressioni a sfondo razzista che negli ultimi mesi hanno avuto un’impennata. Tra giugno e luglio sono stati almeno sei i casi di cittadini stranieri colpiti con armi da fuoco o ad aria compressa. Questi fatti avevano già suscitato l’attenzione del Presidente Sergio Mattarella, che recentemente si era espresso contro la possibile deriva da Far West.

Salvini: ‘allarme razzismo è invenzione’

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, interpellato sull’accaduto, ha dichiarato: “L’allarme razzismo è un’invenzione della sinistra, gli italiani sono persone perbene ma la loro pazienza è quasi finita. Io, da ministro, lavoro da 58 giorni per riportare sicurezza e serenità nelle nostre città”.