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Caso Battisti: revocato lo stato di rifugiato dal Brasile

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Caso Battisti. Lo stato di rifugiato del famigerato terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo è stato revocato. Tornerà o non tornerà in Italia?

Caso Battisti, in questi giorni siamo invasi dalle news che riguardano il famigerato terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo. Tornerà o non tornerà in Italia? In questi giorni gli Stati coinvolti si stanno muovendo per decidere che cosa fare.Ma intanto un passo avanti è stato fatto. L’ultimo aggiornamento arriva direttamente dal Brasile. Il presidente brasiliano Michel Temer ha deciso di revocare lo status di rifugiato di Battisti. Ha dato anche l’ordine di estradazione per l’Italia purchè i giudici del Tribunale Supremo Federale non assecondino l’habeas corpus.

I nuovi risvolti

Caso Battisti sempre più vicino alla soluzione, si spera. In questi giorni gli Stati coinvolti nel suo caso stanno cercando di giungere ad un accordo. Battisti tornerà in Italia? Questo per il momento non è possibile dirlo, ma sicuramente un passo avanti è stato fatto. A comunicarci la notizia è proprio il Brasile. Il suo presidente Michel Temer ha deciso di revocare lo status di rifugiato di Battisti. In precedenza gli era stato concesso dall’ex presidente brasiliano Inacio Lula da Silva. Ora Temer lo revoca. Ma non è finita. Il presidente ha anche dato l’ordine di estradizione, cosa che concederà solo se i giudici del Tribunale Supremo Federale non accetteranno le limitazioni sulla libertà personale di Battisti. L’habeas corpus, cioè la tutela dell’inviolabilità personale, era stato richiesto dai legali del pregiudicato lo scorso 25 settembre nello stesso momento in cui l’Italia aveva domandato l’estradizione. La decisione finale ora spetta soltanto al giudice Luiz Fux.

La decisione

Come riportato sul quotidiano locale Jornal do Brasil la decisione definitiva spetta al giudice Luiz Fux. Il giudice brasiliano si preoccuperà di valutare la richiesta di habeas corpus in maniera monocratica. Il tutto avverà in modo totalmente diverso rispetto a quello che è successo nel 2009. Qualche anno fa infatti il Tribunale Supremo, in una sessione plenaria, aveva già concesso l’estradizione dell’ex terrorista ma l’ultima decisione definitiva era stata concessa all’ex presidente brasiliano Lula. Lui, e il potere politico che rappresentava, alla fine, nel 2010, hanno deciso di bloccare tutto.

Per arrivare in Italia

Come è già stato sopracitato non è ancora definitiva l’estradizione di Battisti, stiamo aspettando le utlime decisioni ma nel frattempo non vanno dimenticate alcune regole che lo Stato brasiliano ha imposto all’Italia. Vincoli fondamentali perchè l’ex terrorista riesca a raggiungere la nostra penisola. Per comunciare l’Italia dovrebbe condannare il pregiudicato con la massima pena che vige in Brasile. Quindi Battisti dovrebbe scontare una pena di 30 anni al massimo. Inoltre si sta aspettando anche la definitiva decisione da parte della Corte Suprema Federale. Se quest’ultima dovesse decidere di emettere un’ingiunzione il piando di estradizione fallirà e Battisti non tornerà a casa. Mentre aspettiamo di ricevere nuovi aggiornamenti capiamo meglio chi è Cesare Battisti.

Chi è Battisti?

Battisti naque nel 1954 in un paese vicino a Latina. E’ famoso per la sua carriera da terrorista che ha segnato la storia dell’Italia. Tutto comincia negli anni ’70 quando Battisti decide di trasferirsi a Milano. Nella città comincia la sua attività criminale commettendo furti e sequestri. Tra una prigione e l’altra incontra il fondatore del Pac (Proletari Armati per il Comunismo) Arrigo Cavallina con il quale Battisti comincia una collaborazione. Durante la sua carriera da criminale e terrorista commette numerosi omicidi tra cui Pierluigi Torreggiani, Lino Sabbadin, Antonio Santoro e Andrea Campagna. Nel 1981 Battisti evade dal carcere di Frosinone, e da qui comincia la ricerca dell’uomo in tutto il mondo. Prima si trasferirà in Francia, poi in Messico fino ad arrivare in Brasile.