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Caso Maddie, il Portogallo chiede scusa ai genitori

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La polizia portoghese si è scusata con la famiglia di Maddie McCann per come è stata gestita la scomparsa della bambina

Le forze dell’ordine portoghesi hanno riconosciuto che all’epoca non fu data sufficiente importanza ad alcuni dettagli che scagionavano i genitori.

Le scuse del Portogallo per la scomparsa di Maddie

Alti funzionari della polizia hanno incontrato il padre di Maddie, Gerry McCann, a Londra e si sono scusati per il modo in cui gli investigatori hanno indagato sul caso e trattato la famiglia. Per anni i genitori della bambina, scomparsa a soli tre anni, sono stati sospettati di aver coperto la sua morte. Gerry ha persino dichiarato che la polizia gli aveva offerto un accordo in base al quale avrebbe ricevuto una condanna breve se avesse confessato il crimine.

Le indagini

Madeleine McCann è scomparsa il 3 maggio 2007, poco prima del suo quarto compleanno, a Praia da Luz, una località turistica del Portogallo meridionale dove i suoi genitori erano in vacanza con un gruppo di amici. Gonçalo Amaral, il detective a capo del caso, venne rimosso dalle indagini, ma scrisse un libro in cui accusava i McCann di essere coinvolti nella scomparsa della figlia. Dopo 14 mesi di indagini controverse, nel 2008 la polizia decise di chiudere il caso, per poi riaprirlo cinque anni dopo. Ora, le forze dell’ordine portoghesi hanno fatto mea culpa, riconoscendo che l’indagine iniziale sulla scomparsa di Maddie fu gestita male e che all’epoca non fu dato sufficiente peso ad alcuni dettagli che avrebbero scagionato chiaramente i genitori.

Dopo 16 anni ancora nessuna traccia

La scomparsa di Maddie McCann ha dato il via a un’eccezionale campagna internazionale per cercare di ritrovarla. Le foto della bambina dai capelli castani e dagli occhi chiari fecero il giro del mondo. Dal 2020 le autorità tedesche sostengono di avere le prove dell’omicidio della piccola, indicando come principale sospettato un pedofilo recidivo, identificato come Christian Brueckner. L’uomo sta attualmente scontando una pena detentiva per lo stupro di una donna americana di 72 anni, avvenuto nel 2005 nel sud del Portogallo. Secondo gli investigatori tedeschi, all’epoca dei fatti Brunswick viveva a pochi chilometri di distanza dall’hotel di Praia da Luz in cui la bambina è scomparsa.