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Centrali nucleari in Ucraina: quante sono e quali sono finite in mano russa

Centrali nucleari ucraina

Quante e quali sono le centrali nucleari presenti in Ucraina e quali di queste sono finite sotto il controllo del russi dall'inizio del conflitto?

Dopo la presa da parte dei russi dell’impianto Zaporizhzhia, la più importante dell’Ucraina e la più grande d’Europa, il timore è che la Federazione prenda il controllo anche di altre centrali nucleari (gli USA hanno già lanciato l’allarme sul fatto che le forze russe sono già a 20 miglia dal secondo più grande): quali sono quelle presenti sul territorio invaso?

Centrali nucleari in Ucraina

Al momento in Ucraina, che provvede al suo fabbisogno energetico in gran parte dall’energia nucleare, vi sono quattro centrali funzionanti per un totale di 15 reattori e una potenza generata di 13.823 megawatt. Per quanto riguarda la loro localizzazione, due si trovano nel nord-ovest del paese, non lontano dai confini con Polonia, Bielorussia e Slovacchia, un’altra nella zona sud-occidentale (non lontano dai confini con Moldova e Romania) e una nella zona orientale, più vicina al confine russo.

Di queste sono tre quelle ancora in mano ucraina:

  • quella di Rivne con quattro reattori (due VVER440 e due VVER1000, 2.657 MW) e situata nella città di Varaš
  • quella di Khmelnitsky con due reattori (VVER1000, 1.900 MW) e situata nella città di Netischyn
  • quella di Pivdennoukraïns’ka con tre reattori (VVER1000, 2.850 MW) e situata nella città di Južnoukraïns’k.

Centrali nucleari in Ucraina in mano alla Russia

La quarta centrale nucleare in funzione in Ucraina è invece finita in mano russa. Si tratta dell’impianto di Zaporizhzhia, che da solo genera all’incirca la metà dell’elettricità prodotta dal nucleare in tutta l’Ucraina e un quinto di tutta l’elettricità totale che viene prodotta nel paese. Dotata di sei reattori VVER1000 (5.700 MW) si trova nella città di Enerhodar.

In realtà i russi hanno anche il controllo di Chernobyl, centrale nell’estremo nord del paese chiusa da tempo (15 dicembre 2000) e nota per l’esplosione del 26 aprile del 1986: Il fatto che Mosca ne abbia preso il controllo al termine di una notte di duri scontri all’inizio del conflitto con l’Ucraina è stato fortemente simbolico per la propaganda russa.