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Charles Leclerc: vita privata, carriera e curiosità

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Charles Leclerc è un giovanissimo e promettente pilota di Formula 1.

Charles Leclerc ha 20 anni ed è sempre stato di proprietà Ferrari, anche se ha gareggiato in prestito alla Alfa Sauber fino al 2018. Il ragazzo accende gli animi di forti e sparsi entusiasmi. I tifosi di questo sport lo considerano un predestinato. La sua bravura e il suo talento sulle monoposto non lasciano dubbi. Insomma, si può parlare di un nuovo, preannunciato fenomeno nel mondo della Formula1.

Charles Leclerc

Charles Leclerc è nato a Monte Carlo, nel Principato di Monaco, il 16 settembre 1997. Il suo esordio fu precoce, già bambino correva nei kart e ha scalato le classifiche senza troppi sforzi. Infatti è arrivato così in Formula Renault 2.0 nel 2014, a soli 17 anni. Nel 2015 ha avuto il suo momento al quarto posto del mondiale con l’ingresso in Formula3. Il 2017 è l’anno della Formula2, ma anche l’anno in cui vince il mondiale confermandosi uno dei più promettenti piloti. La Ferrari non se lo era perso, lo teneva già d’occhio da un po’. Infatti la Ferrari Driver Academy lo aveva inserito nel suo corporate come collaudatore della monoposto Haas, se non della stessa Ferrari. Nel 2018 è il prestito dei rossi alla Sauber, così avrebbero potuto testare questo giovane pilota nella competizione su circuito. Nel 2019 continua l’ascesa di questa giovane promessa come secondo pilota Ferrari, alle spalle di Sebastian Vettel. Quindi oggi lo ritroviamo nel massimo del suo splendore e all’esordio di una immensa carriera.

Vita Privata e curiosità su Leclerc

Non si direbbe sia tanto facile trovare piloti di bell’aspetto. Non è così per il giovane pilota, Charles Leclerc. Di lui sappiamo già molto, nonostante la sua giovane età ha, infatti, una carriera già invidiabile. Sappiamo che sono poche le persone alle quali dedica i suoi successi.

Una di queste persone è il padre che lo ha lasciato nel 2017, ma non ha mai smesso di ricordarlo. Infatti ha ricordato lui stesso che era stato lui a trasmettergli la passione per i motori e le corse. Non per niente a 4 anni aveva già deciso di fare il pilota. Ha raccontato che guardava il GP di Monaco con degli amici e che, sentendo sfrecciare i motori, non ha potuto fare a meno di immaginarsi lì. Da quel momento in poi gli è interessato solo di guidare e questo ricordo lo accompagna da sempre. Come ricorda lui stesso: “dev’essere stata una delle prime volte che sono salito sul kart che mi è capitato l’incidente più divertente. Avevo sempre 4 anni e sapevo già avviare un kart da solo. Io e mio padre siamo arrivati in pista così sono subito salito a bordo del go-kart e sono partito. Papà si fermò a lato della pista urlando e agitando freneticamente le braccia, ma non lo sentivo e non capivo perché. Dopo aver completato diversi giri mi sono fermato e ho capito: non stavo indossando il casco! Ero ignaro del resto del mondo sin da bambino, mi importava solo guidare”. Senza dimenticare che il suo unico obbiettivo è quello di vincere. Una convinzione che gli ha permesso la scalata delle classifiche e la fama raggiunta finora. Inoltre ha sempre tifato per la Ferrari.

La fidanzata

Un altro pilastro nella vita del pilota Ferrari è la sua giovane fidanzata. Si tratta di Giada Gianni, napoletana e bellissima e stanno insieme già da diverso tempo.

Charles sa prendere la vita con ironia. O almeno è ciò che fa presagire in alcuni momenti. Uno dei quali è l’affermazione in risposta alla domanda sulla presenza delle grid girls in pista. Infatti: “bello avere le ragazze in pista, anche se ho la fidanzata e mi metterò nei guai”.

“Questo traguardo è dedicato a Jules. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato”. E così ha dedicato il suo nuovo successo con la scuderia Ferrari ad una delle persone con cui è cresciuto e che tutto il circus compiange. Un’altro pilota, non meno promettente. Si tratta di Jules Bianchi, anche lui nel corporate della Ferrari Driver Academy. I due hanno accresciuto insieme la passione che li accomunava. Infatti hanno mosso i primi passi insieme sul tracciato di Brignoles, gestito dal padre di Jules.

Bianchi però morì nel 2015, dopo 9 mesi in coma a causa dell’incidente nel GP del Giappone nel 2014.