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Marco Cappato, chiesta archiviazione: aveva aiutato un 44enne a morire

Chiesta archiviazione per Marco Cappato

La procura di Firenze ha chiesto l’archiviazione per Marco Cappato che aveva aiutato un 44enne a morire.

La procura di Firenze ha chiesto l’archiviazione per Marco Cappato che aveva aiutato un 44enne a morire. Aveva accompagnato Massimiliano, affetto da sclerosi multipla, in Svizzera per l’ultimo viaggio.

Chiesta archiviazione per Marco Cappato: aveva aiutato un 44enne a morire

La Procura di Firenze ha chiesto l’archiviazione per Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, e candidato del centrosinistra alle elezioni suppletive, che si era autodenunciato ai carabinieri di Firenze dopo aver aiutato Massimiliano Scalas, 44enne di San Vincenzo, malato di sclerosi multipla, a raggiungere la Svizzera, dove l’uomo è morto con il suicidio assistito. Per il reato di aiuto al suicidio si autodenunciarono anche Felicita Maltese, attivista della campagna Eutanasia Legale, e la giornalista Chiara Lalli, che accompagnarono Massimiliano nella clinica vicina a Zurigo.

Marco Cappato aveva aiutato un 44enne a morire in Svizzera

Massimiliano aveva inviato un ultimo appello alla politica perché qualcuno lo aiutasse a morire nella sua casa, in Italia. Non poteva farlo nel nostro Paese perché non era tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale. Grazie alle azioni di disobbedienza civile di Cappato, e alla sentenza 242 della Corte Costituzionale, il suicidio assistito è consentito quando la persona malata è affetta da patologia irreversibile, che causa sofferenze fisiche e psicologiche, pienamente capace di prendere decisioni e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. Il caso di Massimiliano non aveva questi requisiti e quindi Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese si sono messi a sua disposizione.