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Covid, boom di vaccini: a guidare la campagna vaccinale sono gli under 30

i numeri delle vaccinazioni aggiornati

Covid, è boom di vaccini soprattutto tra i giovanissimi: a guidare la campagna vaccinale gli under 30. In USA dibattito per la terza dose

Dopo l’approvazione del green pass, che entrerà in vigore a partire dal 6 Agosto, in questi ultimi giorni si è assistito ad un vero e proprio boom di vaccini, la fascia più interessata? Quella degli under 30. Vediamo i dettagli.

Covid, boom di vaccini tra under 30

In base all’ultimo report del governo aggiornato a ieri, 23 luglio, il numero di giovani under 30 vaccinati con una almeno la prima dose, sono quasi 350mila, 118mila dei quali giovanissimi tra i 12 e i 19 anni. Numeri che sono quasi il triplo, rispetto alle vaccinazioni effettuate nella fascia di età compresa tra i 50 e 69 anni, che si ferma invece a 124 mila. Il periodo considerato per entrambe le fasce è quello dell’ultima settimana.

Se guardiamo i numeri in modo complessivo, si può notare che proprio la fascia dei giovani è quella che in queste ultime settimane sta spingendo maggiormente la campagna vaccinale: nella fascia 12-19, per la quale è autorizzato solo il vaccino di Pfizer, sono 1.232.932 i ragazzi che hanno fatto la prima dose o la dose unica, 117.788 in più rispetto a 7 giorni prima.

Per la fascia 20-29 invece i vaccini disponibili, oltre al Pfizer, sono il Moderna e il Johnson & Johnson, e l’incremento settimanale è stato di 231.180.

Covid, boom di vaccini: la fascia tra 50-69 anni

Per quanto riguarda invece la fascia 50-59enni e tra i 60-69enni, il numero di coloro che non hanno neanche la prima dose, è di circa 3.8 milioni. Nell’ultima settimana i 50-59enni che hanno fatto la prima dose o la dose unica sono complessivamente 78.236 mentre nella fascia 60-69 sono 45.652, per un totale di poco meno di 124mila.

Covid, boom di vaccini: dilemma terza dose

Altro problema poi, oltre ai non vaccinati, è il calo di efficacia del vaccino in alcuni soggetti. Problema che è stato messo in evidenza da uno studio israeliano il quale mostra che l’efficacia del vaccino Pfizer, risulta ridotta a sei mesi dalla seconda iniezione (dal 95 al 40%). E così in USA, alcuni esperti hanno avanzato la necessità di una terza dose di vaccino per le persone sopra i 65 anni o con sistema immunitario indebolito. Da parte quindi degli scienziati del CDC, si richiede l’intervento rapido da parte della FDA, per una decisione nel più breve tempo possibile, perchè come dichiarato da Todd Rice, direttore della Medicina di emergenza al Vanderbilt University medical center di Nashville al NYT: -“Tutti i pazienti già vaccinati che ho ricoverato per Covid, ossia i casi in cui il Sars-Cov-2 ha ‘bucato’ l’immunizzazione, avevano un sistema immunitario indebolito”.

Covid, boom di vaccini: non tutti d’accordo sulla terza dose

Non tutti però sono d’accordo sull’eventualità di una terza dose. A farsi portabandiera di questa contrarietà, per il momento made in USA, è Paul Offit, membro esterno della Food and drug administration: “L’obiettivo del vaccino non è impedire la malattia lieve o moderata, ma prevenire l’ospedalizzazione, fino alla morte. Finora i vaccini hanno retto in questo senso”.

Dello stesso avviso anche il noto virologo Anthony Fauci: Non vogliamo che la gente creda, quando si parla di richiami, che i vaccini non funzionino. Sono altamente efficaci”.