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Covid in Veneto, Zaia: "Tra due settimane oltre 100 intubati nella nostra regione"

zaia zona gialla

Se l'aumento dei contagi continuerà inesorabile, il Veneto potrebbe passare in zona gialla o arancione: lo ha dichiarato il Presidente Zaia. 

Pur speranzoso in una frenata dei contagi, il governatore del Veneto Luca Zaia non nasconde la preoccupazione per l’evoluzione della situazione epidemica nella sua regione: se i casi continueranno ad aumentare, ha affermato, il territorio potrà passare in zona gialla ma anche arancione o rossa.

Zaia sulla zona gialla

La curva dei contagi sta crescendo, un mese fa non li avevamo. Il virus c’è e circola, siamo in pandemia“, ha dichiarato durante un punto stampa. L’occupazione degli ospedali, ha spiegato, è ancora gestibile ma comincia a farsi sentire: i posti occupati in terapia intensiva hanno infatti superato i 400, compresi quelli non Covid, e la sua preoccupazione è quella di gestire “questo incremento lento, quotidiano, inesorabile dei contagi“.

Di qui l’importanza che i cittadini continuino a rispettare le regole l’appello alla comunità affinché indossi sempre le mascherine.

Zaia sulla zona gialla: “80% dei ricoverati in T.I. non vaccinato”

L’incremento dei casi, ha sottolineato, non è attualmente massacrante perché ci sono tanti cittadini vaccinati. Senza le immunizzazioni, ha rilevato, si avrebbero circa 1600 persone in ospedale secondo le proiezioni.

Non vogliamo creare conflitto sociale, ma anche oggi l’80% dei ricoverati in terapia intensiva non hanno fatto il vaccino“, ha aggiunto. Fossero anche il 50%, ha evidenziato, sarebbe comunque un dato pesante perché i non vaccinati rappresentano soltanto il 15% della popolazione veneta.