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Arezzo, 30enne aggredito da baby gang davanti alla figlia

Arezzo, aggredito da baby gang

Una baby gang composta da ragazzini di 13 e 14 anni ha aggredito un uomo di Arezzo che aveva chiesto loro di non lanciare sassi in strada.

Un 30enne di Arezzo è stato aggredito da una baby gang a San Giovanni, in via Vetri Vecchi, nei pressi del Centro di Geotecnologie e della stazione ferroviaria. Intorno alle ore 18.30, l’uomo stava passeggiando con la compagna e la figlia di pochi mesi quando ha visto un gruppo di ragazzini gettare sassi sulla strada dall’adiacente parco comunale. Infastidito, ha chiesto loro di smettere, ma ne è sorta una discussione che è sfociata in violenza fisica. I ragazzini l’hanno aggredito con calci e pugni e non si sono fermati neanche quando l’uomo era a terra.

Baby gang aggredisce uomo e fugge

I residenti che hanno assistito alla scena hanno contattato i Carabinieri, ma all’arrivo degli agenti la baby gang era già fuggita. Sembra che il gruppo fosse costituito interamente da giovanissimi, tutti di età compresa tra i 13 e i 14 anni. L’uomo è stato ricoverato al monoblocco della Gruccia per ricevere cure mediche.

Il sindaco Maurizio Viligiardi ha commentato: “È un episodio gravissimo. Mi auguro che la vicenda sia chiarita in tempi rapidissimi, perchè adesso si è davvero superato ognilimite. Bisogna scoprire e punire con fermezza i responsabili, siano essi maggiorenni o minorenni“.

Criminalità minorile ad Arezzo

Dall’inizio del 2018 sono numerosi gli episodi di violenza registrati ad Arezzo che hanno come protagonisti minorenni. Tra febbraio e marzo, una baby gang composta da ragazze di 14 anni ha aggredito una coetanea e postato il video della violenza sui social. Gli agenti della polizia locale indagano su un giro di spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare hashish e marijuana) gestito da minorenni, tutti tra i 15 e i 16 anni. Alcuni ragazzi sono stati fermati dagli agenti per aver tirato sassi contro le finestre di una scuola elementare in zona Ponte alle Forche, anche durante l’orario scolastico.

“La comunità degli adulti deve scuotersi, nessuno può chiamarsi fuori né restare indifferente”, ha commentato Sandra Romei, assessore al sociale. “Ognuno per il proprio ruolo, famiglia, scuola, associazionismo e istituzioni, è chiamato a impegnarsi per individuare le azioni necessarie a prendere in carico il problema. Sarà cura del Comune cercare di stimolare al massimo questo percorso attraverso pratiche positive“. L’obiettivo è dare ai ragazzi “gli strumenti per vivere bene nella loro città”.