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Genova, chiesa chiusa a Natale: sciopero contro Salvini

Prete genovese chiude la chiesa a Natale "protesta contro il decreto di Salvini"

Don Paolo Farinella, prete genovese, ha annunciato che chiuderà la chiesa di San Torpete a Natale. "Sciopero contro l'immondo decreto di Salvini".

Dopo le dichiarazioni di protesta di Don Luca Favarin, che ha accusato il ministro dell’Interno Matteo Salvini di ipocrisia nel farsi portavoce dei valori cattolici che si celano dietro al presepe natalizio, un altro uomo di chiesa attacca duramente il vicepremier. Don Paolo Farinella ha infatti indetto un “vero e proprio sciopero” per protestare contro il decreto sicurezza e immigrazione che tanto sta a cuore a Matteo Salvini. “Se Gesù, con Maria e Giuseppe, si presentasse da noi per celebrare la sua nascita, col decreto immondo di Salvini, sarebbe fermato alla frontiera e rimandato indietro perché migrante economico, perché senza permesso di soggiorno” ha spiegato il parroco della chiesa genovese di San Torpete. La chiesa rimarrà quindi chiusa dal 24 dicembre 2018 al 5 gennaio 2019.

Prete chiude la chiesa “decreto immondo”

Il gesto di Don Paolo Farinella non vuole essere solo un atto di forte protesta, ma anche un mezzo di sensibilizzazione dei fedeli. Il clima di intolleranza verso le diversità e la povertà sta crescendo “nel silenzio totale dei cattolici e dei cristiani“; secondo il parroco il decreto sicurezza e immigrazione “alla vigilia di Natale espelle dall’Italia quel Gesù di Nazaret di cui si vorrebbe celebrare la nascita“.

In una newsletter inviata ai fedeli per comunicare la decisione di chiudere la chiesa di San Torpete nel periodo natalizio, il parroco ha duramente attaccato Matteo Salvini, “uomo incolto, senza alcun senso dello Stato e del diritto“. Quello festeggiato attualmente, continua Don Paolo Farinella “non è più Natale cristiano: non più memoria della nascita di Gesù, ma cinico fatto commerciale, mescolato a ripetuti riti e liturgie“. Le accuse del parroco si inaspriscono ancora: questo Natale “fomenta lo sperpero, alimenta la falsità dei falsi sentimenti d’occasione (a Natale bisogna essere buoni) e illude perché tutto lo scempio delle ingiustizie, delle immoralità e del buonismo a buon mercato si ritualizza nel contesto di una religiosità blasfema“.

Secondo Don Paolo Farinella ciascun migrante che chiede soccorso è Gesù di Nazareth, e nell’espellere migranti si infangano i valori cristiani, espellendo Cristo. Quel Gesù bambino che si celebra con il presepeè un profugo che scappa dalla polizia di Erode, ricercato per essere fatto fuori, emigrante in Egitto in cerca di salvezza e di fortuna, nato fuori dall’abitato perché nessuno lo voleva“.