> > Bimbo ucciso era andato a scuola con un occhio nero: l'ammissione della mamma

Bimbo ucciso era andato a scuola con un occhio nero: l'ammissione della mamma

bimbo ucciso

Il bimbo ucciso di botte a Cardito sarebbe stato visto dalle maestre con un occhio nero e lividi sul corpo. Le prime ammissioni della mamma.

Dopo la confessione di Tony Essoubti Badre, alcuni abitanti di Cardito rivelano episodi che se affrontati forse in una maniera diversa avrebbero potuto evitare la tragedia avvenuta domenica 27 gennaio 2019, quando un bambino di 7 anni è stato picchiato a morte dal compagno della madre. Finita in ospedale la sorellina. La mamma avrebbe cominciato ad ammettere le aggressioni da parte del 24enne.

La confessione

Emergono nuovi inquietanti particolari in merito all’uccisione del bambino di 7 anni, picchiato a morte dal compagno della madre. In un primo momento il 24enne Tony Essoubti Badre aveva negato le percosse, sostenendo che il piccolo fosse caduto dalle scale.

Ad incastrare l’uomo però la sorellina del bimbo ucciso, finita in ospedale con un “trauma cranio-facciale e contusioni multiple per il corpo”. La bambina, che per fortuna non è in pericolo di vita, ha raccontato agli inquirenti di essere stata colpita da Tony, assieme al fratellino, con il manico di una scopa.

Il 24enne, al termine di un interrogatorio, ha confessato l’omicidio, sostenendo di aver “perso il controllo quando i bambini hanno rotto le sponde del letto“. “Facevano troppa confusione, non stavano fermi un minuto” avrebbe aggiunto il giovane, affermando però di averli colpiti solo (si far per dire) “con calci e pugni ma non con la scopa”.

I precedenti

“Mi dispiace per quello che ho fatto. Al bambino volevo bene”, avrebbe poi sostenuto Tony. Sembra però che prima della tragedia alcune persone avessero già notato che qualcosa non andava in quella famiglia.

In base a quanto riporta fanpage.it, pare infatti che il bambino in una occasione fosse andato a scuola con un occhio nero e con dei lividi e delle ecchimosi un po’ su tutto il corpo. Le maestre si sarebbero quindi insospettite, convocando la madre per avere delle spiegazioni. Non è chiaro però che cosa la donna abbia detto per giustificare tali ferite.

Alcuni abitanti di Cardito invece avrebbero dichiarato di aver visto 24 ore prima dell’omicidio Tony Essoubti Badre prendere a calci il piccolo in strada.

Le parole della mamma

Gli inquirenti stanno ora valutando la posizione della madre dei due bimbi, vittime di Tony Essoubti Badre. Stando a quanto riporta leggo.it la donna avrebbe confermato agli inquirenti le violenze commesse dal convivente, ammettendo però di non averle denunciate.

In base alle prime indiscrezioni, la 30enne avrebbe spiegato di non aver mai provato a fermare il compagno “per paura” (versione questa, però, ancora da confermare). La Procura di Napoli Nord starebbe quindi valutando l’iscrizione nel registro degli indagati della mamma, per il fatto di non aver provato ad impedire il pestaggio dei figli.