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Prato, gli operai scioperano ma vengono massacrati di botte

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Uno sciopero finito nel peggiore dei modi: gli operai vengono sedati con le maniere forti e finiscono in ospedale.

Nell’agglomerato tessile più produttivo d’Italia è successa una scena che ricorda gli anni ‘6o. Alcuni operai della Gruccia Creations di Prato, azienda specializzata nella fabbricazione di grucce per vestiti sono stati massacrati a causa dello sciopero e sono finiti in ospedale.

La dinamica

La giornata di Mercoledì 19 Giugno 2019 rimarrà ben impressa nelle menti dei poveri operai che hanno scioperato contro i loro capi rei di trattarli in maniera disumana. A conferma della tesi degli operai della Gruccia Creations di Prato, la risposta dei padroni: lo sciopero è stato represso con le maniere forti, una scarica di botte ha fatto finire in ospedale parecchi lavoratori.

La rivolta è iniziata a causa della mancata presenza del capo al tavolo delle trattative per risolvere alcuni evidenti problemi: “Abbiamo contratti di 4 ore ma in realtà ne lavoriamo 12, siamo trattati come animali, senza che ci vengano riconosciute ferie e malattia. Vogliamo contratti regolari e il rispetto dei nostri diritti”.

Si Cobas presente

Per non lasciare soli nella lotta gli operai, al suo fianco si è schierata l’associazione Si Cobas con i responsabili territoriali Luca Toscano e Sarah Caudiero. I due sindacalisti però non potranno più entrare a Prato nei prossimi tre anni se non per svolgere attività sindacale.

Il sindacalista Toscano ha risposto alle provocazioni del questore commentando: “Un paradosso vergognoso e inaccettabile mentre da tutte le parti ci si riempie la bocca dell’emergenza sfruttamento nelle aziende tessili a conduzione cinese, la questura decide di allontanare dalla città due persone che si impegnano al fianco dei lavoratori per provare a riportare il rispetto delle leggi in materia di lavoro e i diritti nelle fabbriche pratesi”.