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Truffe assicurative on line: disposto l'oscuramento di 222 siti web

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Secondo gli inquirenti il giro d'affari della truffa ammonterebbe a 700mila euro, con circa un migliaio di persone che sarebbero state raggirate.

Ben 222 siti internet sono stati oscurati dalla procura di Milano nell’ambito di un’operazione volta a sgominare un ampio giro di truffe assicurative. Gli uomini del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza stanno infatti eseguendo in queste ore provvedimenti di perquisizione locale ed informatica. A questi si aggiunge il sequestro dei conti correnti nei confronti di coloro attualmente ritenuti responsabili delle truffe online, con le quali sono stati raggirati centinaia di utenti.

Le modalità della truffa

Stando a quanto dichiarato dagli investigatori che stanno seguendo il caso, il modus operandi dei truffatori era simile nella maggior parte dei siti internet individuati. Esso infatti: “Traeva in inganno gli utenti che si imbattevano nei siti. Prevedeva inoltre l’utilizzo indebito dei loghi delle più note compagnie di assicurazione operanti in Italia. Oltre all’indicazione di un numero Rui (Registro Unico degli Intermediari assicurativi) contraffatto, funzionale al raggiro”.

Gli oltre 220 siti internet oscurati sono stati individuati grazie all’indagine aperta e coordinata dal procuratore Francesco Greco, dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Christian Barilli.

Identificate 74 persone

Le indagini, realizzate con la collaborazione dell’Ivass (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) hanno permesso di identificare 74 persone dietro ai siti internet oscurati. Tra queste però, solo 5 individui sono stati effettivamente indagati per i raggiri on line. Le accuse a carico di questi ultimi contemplano i reati di esercizio abusivo dell’attività di intermediazione assicurativa e truffa aggravata.

Secondo gli inquirenti il giro d’affari della truffa ammonterebbe a circa 700mila euro. Una cirfra raccolta tramite l’utilizzo di polizze auto temporanee, sottoscritte per una media di 200 euro a truffato. Tuttavia, al momento è ancora troppo presto per capire il reale numero delle persone raggirate, che secondo gli inquirenti potrebbe però aggirarsi intorno al migliaio di utenti.