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Maltempo: a Cavallino-Treporti si apre voragine di 10 metri

crollo viadotto venezia

Maltempo, Italia piegata in due: a Cavallino-Treporti si apre voragine di 10 metri. Dopo Savona, continuano le allerte e i crolli.

Maltempo, continuano le allerte e i disagi nel Nord Italia. Dopo il crollo del viadotto di Savona, un’altra voragine si è aperta a Cavallino-Treporti, Venezia. Crollati 10 metri di strada, per ora sembrerebbe che nessuno sia rimasto coinvolto.

Voragine a Cavallino-Treporti

E’ un’Italia a pezzi quella che parla nelle ultime ore. Acqua, allagamenti, allerte e crolli continui, che hanno bloccato tutto il Nord Italia. Dopo la Liguria, praticamente isolata, e il crollo del viadotto di Savona domenica 24 novembre, è la volta di un comune in provincia di Venezia, Cavallino-Treporti. Una voragine si sarebbe improvvisamente aperta sulla carreggiata di via Pordelio, dove sarebbero crollati 10 metri di strada. L’intervento dei Vigili del Fuoco, immediato, è scattato alle ore 13 di martedì 26 novembre: oltre loro, intervenuta anche la Polizia locale e il personale tecnico del Comune. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero coinvolti o feriti: l’ennesimo caso fortunato degli ultimi giorni.

Allarme in tutta Italia

I viadotti, ponti e gallerie che mostrerebbero necessità di interventi urgenti in Italia sarebbero quasi seimila, di cui duemila priorità. Ad essi vanno aggiunte le altre 14mila strutture su cui dovrebbero essere operate indagini tecniche per monitorare il rischio-crollo. A realizzare questo report shock l’Unione province italiane, che dall’agosto 2018 hanno verificato e controllato la situazione tra Nord e Sud, e che vedrebbero Lombardia e Puglia al vertice della classifica. Dati che il presidente dell’UPIM, Michele De Pascale, avrebbe così commentato: “In poche settimane consegnammo al Ministero delle Infrastrutture un quadro da cui emergeva la necessità di intervenire su 5.931 strutture, su cui avevamo già pronti i primi progetti, e di procedere con indagini tecnico diagnostiche urgenti su 14.089 opere. Ma nulla è stato fatto”. Per De Pascale le Province continuano a subire blocchi di assunzioni di personale tecnico specializzato. “Ingegneri, progettisti, tecnici, indispensabili per far procedere rapidamente gli investimenti. Un blocco […] non fa che riflettersi sui servizi ai cittadini, sulla loro incolumità e sicurezza”. Parole che, a poche ore di distanza dall’ennesima tragedia sfiorata, devono far riflettere.