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Coronavirus e viaggi, il premier Conte "L'Italia è un Paese sicuro"

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I viaggi in Italia dopo l'epidemia di coronavirus sono sicuri? Secondo il premier Conte e il commissario Borrelli non ci sono pericoli.

Nelle ultime ore sono stati registrati molti nuovi casi di coronavirus in Italia, che hanno allarmato la popolazione. I due focolai del Paese rimangono il lodigiano, in particolare la zona di Codogno, e Vo’ Euganeo, nel padovano. Inoltre, i casi di coronavirus confermati al 26 febbraio sono 325, con 11 decessi. Ma ciò che si chiedono i turisti di tutto il mondo è: quanto è sicuro visitare l’Italia in questo periodo?

Coronavirus in Italia: la situazione

Il numero di persone colpite dall’epidemia di coronavirus in Italia è di salito a oltre 300, ma il numero di decessi per Covid-19 è ancora ridotto.

Inoltre, i morti per la malattia avevano tutti delle patologie pregresse e, come sostiene Walter Ricciardi dell’Oms, il tasso di mortalità del coronavirus non supera il 3% dei casi. In via precauzionale, il governo ha disposto la chiusura delle scuole in Lombardia e Veneto (regioni maggiormente colpite dall’emergenza) Anche le università e altri luoghi pubblici sono stati chiusi per evitare assembramenti pericolosi.

Il capo della Protezione Civile, nonché commissario straordinario per le emergenze nazionali, Angelo Borrelli ha confermato in una conferenza stampa che i contagi e i decessi si limitano sempre ai due focolai già identificati. Inoltre, si tratta di pazienti anziani le cui situazioni e quadri clinici erano già compromessi. Invece, occorre sottolineare come in Italia siano tre i pazienti guariti: il ricercatore emiliano di 29 anni tornato da Wuhan, un professore di 55 anni e una donna di Vo’ Euganeo. Anche il premier Conte ha rassicurato: “L’Italia è un Paese sicuro, in cui si può viaggiare e fare turismo, ci sono solo aree limitatissime con restrizioni; forse è un Paese più sicuro di tanti altri”.

Contando il numero totale di casi, l’Italia sarebbe il terzo paese al mondo per numero di infezioni. Secondo esperti e funzionari sanitari, però, questo numero è da attribuire alla maggiore capillarità dei controlli effettuati (tre volte superiore a quelli francesi ad esempio). L’elevato numero di casi si può attribuire anche alle efficienti manovre straordinarie effettuate dalle autorità italiane. Angelo Borrelli ha quindi assicurato: “In Italia siamo intervenuti con misure impegnative, c’è sicurezza e si può venire tranquillamente”.