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Coronavirus, il 15% dei decessi mondiali è registrato in Italia: l'indagine

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Un'indagine dell'European Centre for Disease Prevention and Control ha rivelato che in Italia è stato registrati il 15% dei decessi mondiali.

Quando i contagi mondiali di coronavirus sfiorano le 120 mila unità e i decessi arrivano a superare quota 4.000, un’indagine rivela che il 15% dei pazienti morti nel mondo sono registrati in Italia. Il dato diffuso deriva dalla ricerca realizzata dall’European Centre for Disease Prevention and Control e dalla Protezione Civile. Più di un morto su dieci, quindi, viene registrato nel nostro Paese. L’Italia si trova inoltre ai primi posti nel mondo per numero di contagi, mentre la Cina inizia a raccogliere i risultati delle misure restrittive e di contenimento.

Coronavirus, i decessi in Italia

Sono attualmente (dato del 10 marzo) 631 i decessi per Covid-19 in Italia: questo dato equivale al 15% del totale mondiale. Ma il bilancio delle vittime e dei contagi nel mondo è in continuo aggiornamento. A rivelarlo è un’indagine riportata sul vademecum dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma “Coronavirus: quello che c’è da sapere”.

Il bollettino diffuso dall’Istituto Lazzaro Spallanzani nella mattinata di mercoledì 11 marzo (ore 12) descrive un lieve aumento dei contagi nella Capitale. Sarebbero 88 i pazienti attualmente ricoverati presso l’Istituto, 73 dei quali risultati positivi al Covid-19, ma soltanto 13 necessitano di supporto respiratorio. Alcuni, inoltre, sono in miglioramento. I medici dello Spallanzani di Roma hanno anche precisato che “i pazienti dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell’acido nucleico del nuovo coronavirus, sono 295”. Sono infine 17 i pazienti trasferiti a casa o alla Città Militare alla Cecchignola. Per loro non è più necessario il ricovero in ospedale.