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Coronavirus, continuano i rientri in Puglia: in arrivo 20 pullman

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In arrivo altri 20 bus verso la Puglia. Il Ministero dei Trasporti ha comunicato lo stop da lunedì per contenere il diffondersi del coronavirus.

Nonostante l’appello a restare a casa per fermare il coronavirus, continuano i rientri in Puglia. Solo nella giornata di sabato 14 marzo, 6 treni e 23 pullman provenienti da tutta Italia hanno riportato a Lecce i passeggeri. Il sindaco della città pugliese, Carlo Salvemini, ha fornito i dati dei possibili futuri rientri: si prevede l’arrivo di altri 20 pullman per la giornata di domenica 15 marzo.

L’ordinanza regionale prevede che tutti i passeggeri scesi da treni e autobus debbano presentare il modulo di autocertificazione. Tutti i cittadini rientrati in Puglia devono inoltre osservare una quarantena di almeno 14 giorni. Da domani, lunedì 16 marzo, entrerà in vigore lo stop definitivo dei mezzi di trasporto verso la regione.

Coronavirus, stop ai rientri in Puglia

Sia Salvemini che il governatore della regione Michele Emiliano si sono mostrati molto preoccupati. Entrambi hanno lanciato appelli ai propri concittadini su Facebook, invitandoli a restare a casa e a non contribuire alla possibile diffusione del virus in Puglia. Salvemini si dice sollevato dallo stop di treni e bus: “Il Ministero dei Trasporti ha finalmente comunicato di aver soppresso da stasera tutti i treni ordinari a lunga percorrenza. Un risultato raggiunto dopo una mattinata di lavoro, cominciata alle prime ore del mattino, portato avanti a diversi livelli istituzionali per il comune obiettivo di contrasto e contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid19″, ha scritto su Facebook.

Lo sfogo di Emiliano

Davanti ai numerosi rientri, il governatore della Puglia si sfoga tramite social: “Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal Nord. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più. Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare. In pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra già drammatica situazione“.