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Coronavirus Bergamo, medico: "Ho avvisato un mese fa, mi hanno risposto str...te"

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Un medico di Bergamo aveva avvisato la Regione rispetto all'arrivo del coronavirus il 22 febbraio scorso ma non era stato preso sul serio.

Angelo Giupponi, responsabile dell’Articolazione aziendale territoriale del 118 di Bergamo, aveva avvisato la Regione Lombardia sull’arrivo del coronavirus. Il 22 febbraio scorso aveva scoperto alcuni ceppi isolati in alcune zone della bergamasca. Per questo motivo aveva inviato un’email alle autorità sanitarie affinché gli ospedali venissero svuotati e potessero accogliere i malati Covid-19. La risposta che ha ricevuto, però, è stata: “Sono tre giorni che non dormiamo e non vogliamo leggere le tue stron..te“.

Quando gli chiedono di chiarire la vicenda, il medico cerca di archiviare quanto accaduto: “Non confermo e non smentisco, in questi giorni ho altro da fare”, ha commentato al Corriere.

Coronavirus Bergamo: l’avviso del medico

In un reportage pubblicato sul Wall Street Journal a cura di Marcus Walker e Mark Miramont si racconta una vicenda per certi versi evocativa. Infatti, i due giornalisti si sono recati personalmente a Bergamo per valutare la situazione coronavirus, che un medico aveva previsto lo scorso 22 febbraio. Angelo Giupponi, è il protagonista di questa storia nonché il responsabile dell’Articolazione aziendale territoriale del 118 di Bergamo. Lui, il 22 febbraio scorso aveva rilevato la presenza di piccoli focolai di contagio e aveva chiesto alla Regione di attuare le prime misure restrittive.

A quel tempo, però, le autorità sanitarie erano concentrate a circoscrivere i primi casi riscontrati a Codogno e non hanno quindi dato retta a Giupponi. Così, Bergamo è diventata una delle province maggiormente colpite dall’epidemia e mai potremmo sapere se quel monito, qualora ascoltato, avrebbe potuto evitare la tragedia attuale.