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Coronavirus in Emilia-Romagna: pochi casi nella provincia di Ferrara

coronavirus a Ferrara

Nell'Emilia-Romagna vi è un'area, ovvero quella del Ferrarese, dove si registra un tasso di contagi inferiore rispetto al resto della regione

In una regione come l’Emilia-Romagna, costretta a dover fare i conti con l’emergenza coronavirus, ecco spuntare un dato interessante riguardante la città di Ferrara. A differenza delle altre zone, infatti, quest’area sembra resistere in modo naturale all’infezione, registrando un minor numero di contagi rispetto al resto della regione.

Ferrara e il coronavirus

Nell’Emilia-Romagna vi è un’area, ovvero quella del Ferrarese, che sembra resistere in modo naturale al coronavirus, registrando una minor diffusione e un tasso di contagi inferiore rispetto al resto della regione. Un dato interessante che è stato confermato anche dal commissario ‘ad acta’, Sergio Venturi.

A tal proposito ha affermato: “C’è una resistenza naturale di quella provincia a questa infezione che dovremo studiare perché ci potrebbe essere utile anche per altri cittadini”. I dati sul contagio nella regione, infatti, evidenziano come il Ferrare sia una zona che resista ai contagi rispetto ad altre province e proprio per questo motivo si pensa di avviare, una volta conclusa l’emergenza, degli studi per accettarne le ragioni.

Come spiegato da Sergio Venturi, d’altronde, al momento è possibile fare solamente delle ipotesi: “Evidentemente qualche ragione ci sarà, o che fosse zona malarica o perché c’è la talassemia, però bisognerà chiederselo: questa malattia ha dei confini quasi fisici, a Parma ci sono 75 servizi in ambulanza e a Ferrara solo 12″. Per poi aggiungere: “Se si andasse a vedere anche la composizione dei contagi nella provincia di Ferrara, c’è una presenza su Ferrara prevalente ma poi tutto il testo si attesta prevalentemente sul confini con la provincia di Bologna, una grande parte della provincia è preservata e di questo sono molto contento per chi vive lì”.