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Si chiama Giulio il 12enne che a causa dell’emergenza coronavirus fa didattica a distanza sul prato. Il bambino di Scansano (Grosseto) non ha la linea a casa e così scende per strada per studiare. Il Ministero si mobilita per permettere a tutti gli strumenti per continuare a studiare anche durante l’emergenza.
Giulio è un bimbo come tanti che, a causa del covid-19 non può andare a scuola e fa lezione via Skype. Insieme alla sua classe di prima media a Masiliana, presso l’Istituto comprensivo Pietro Aldi di Manciano, si connette per seguire le lezioni visto che anche la sua città, come del resto tutta la Toscana è stata colpita dal coronavirus. Lui, però, a differenza dei compagni non possiede la connessione a casa e quindi ha dovuto affrontare sin da subito le difficoltà.
Il diritto/desiderio allo studio
Giulio, nonostante gli ostacoli, non si è arreso e come spiega la mamma ha cercato una soluzione alternativa per poter partecipare alla didattica a distanza. “Per chiamare dobbiamo spostarci da casa – spiega la mamma – Nella nostra abitazione anche il segnale della telefonia mobile non è granché”.
Dopo le prime lezioni perse, proprio a causa di questa difficoltà, Giulio ha deciso di attuare una soluzione alternativa. Portando con se il cellulare ed il tablet si è spostato a circa un chilometro da casa su un banchetto in mezzo alla natura per ascoltare i suoi professori. I suoi amici a casa, lui immerso nel verde.
La soluzione del Ministero
Per permettere ai bambini e ragazzi di qualsiasi età di seguire le lezioni, il Ministero dell’Istruzione ha predisposto per gli alunni la didattica a distanza. Non sono poche, però, le difficoltà all’interno di classi eterogenee dove non sempre tutti gli alunni dispongono degli stessi strumenti e disponibilità economiche. Ci sono famiglie senza Internet o addirittura senza computer. Sul sito del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la formazione sono stati messi, a proposito, degli spunti rispetto a delle iniziative di imprese ed associazioni che mettono a disposizione servizi gratuiti.