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Messa di Pasqua, Papa Francesco rinuncia al rito Resurrexit

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Papa Francesco in una San Pietro deserto celebra la Messa di Pasqua e rinuncia al Resurrexit

In una basilica di San Pietro con pochi fedeli e a distanza di sicurezza uno dall’altro, Papa Francesco celebra la consueta Messa di Pasqua a cui ha fa seguito la benedizione Urbi et Orbi. Durante la funzione è stato omesso il rito del “Resurrexit”, che ricorda lo stupore di Pietro nel vedere il sepolcro vuoto e l’attestazione degli Undici che il Signore era davvero risorto ed era apparso a Simone. Nonostante la Pasqua, quella di oggi è dunque da intendersi come un celebrazione quasi penitenziale e l’omissione sottolinea la volontà del Pontefice di adeguare la giornata alle difficoltà del pandemia mondiale da coronavirus.

Messa di Pasqua, la rinuncia al Resurrexit

Il Resurrexit, attestato fin dal XII secolo, era stato ripreso nel 2000 durante il Grande Giubileo con Papa Giovanni Paolo II. Consiste nella testimonianza di fede del Papa di fronte all’icona del Salvatore e nel gioioso annuncio della Risurrezione. “Surrexit Dominus vere et apparuit Simoni. Alleluia, alleluia, alleluia”, ovvero: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone, cioè a Pietro”.

La Messa di Pasqua di Papa Francesco

Noi pellegrini in cerca di speranza oggi ci stringiamo a Te Gesù Risorto. Voltiamo le spalle alla morte e apriamo i cuori a Te, che sei la vita” aveva detto nei giorni scorsi sua Sua Santità, un messaggio ribadito anche dalle letture della Santa Messa. “Il deserto sulla terra riempito però dalla presenza del Cristo risorto” come scritto nella prima lettura agli Atti degli Apostoli in cui si narra la predicazione di Pietro anni dopo la Resurrezione “Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti”.

La benedizione ‘Urbi et Orbi’

Al termine della messa, dai cancelli della Confessione, il Pontefice rivolgerà ai fedeli il “Messaggio Pasquale” e, dopo l’annuncio della concessione dell’indulgenza plenaria che sarà dato dal cardinale Angelo Comastri arciprete della Basilica Vaticana, il Papa impartirà la tradizionale benedizione ‘Urbi et Orbi’, ovvero alla città di Roma e al Mondo.