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Coronavirus, bambina di Cagliari rettifica: "Non andrà tutto bene"

Coronavirus rettifica bambina Cagliari

"Non andrà tutto bene", la simpatica e brutale rettifica di una bambina di Cagliari sull'emergenza coronavirus

All’inizio dell’emergenza coronavirus erano stati molti i bambini che si erano impegnati a realizzare disegni e cartelloni con la scritta: “Andrà tutto bene”. Queste semplici parole sono diventate in poco tempo un motto per affrontare questi giorni difficili e anche un modo per permettere ai bambini, e non solo, di avere una speranza per il futuro. Le città si sono così riempite di lenzuoli bianchi riportanti la scritta e l’immancabile arcobaleno, ma una ragazzina residente a Quartu deve aver cambiato idea e ha rettificato il proprio cartello. Circa 40 giorni fa, la bambina di Cagliari, aveva appeso al cancello di casa il cartello con la consueta scritta, ma, forse perchè stanca di rimanere in casa, ha pubblicato una rettifica, sempre sul cancello. Nel nuovo cartello si legge espressamente: Non credo che andrà tutto bene, l’ho fatto solo perché lo volevano le mie maestre e i miei genitori”.

Coronavirus rettifica bambina Cagliari

Per quanto simpatico e privo di polemica, il messaggio della bambina di Cagliari sembra riassumere il disagio di molti suoi coetanei che dal momento della chiusura delle scuole alla fine di febbraio sono chiusi in casa, senza la possibilità di vedere i loro compagni e, molto spesso, senza i mezzi psicologici e tecnici necessari per poter affrontare un così lungo periodo di quarantena. La colpa, se di colpa si può parlare, è naturalmente degli adulti e di chi forse troppo poco ha pensato ai bambini. Si era parlato della possibilità di accompagnare i proprio figli a fare delle piccole passeggiate per concedergli un’ora al giorno all’aperto, proposta poi svanita tra polemiche politiche e contestazioni.

Anche la didattica a distanza è incappata in molti limiti tecnici creati da alcuni insegnanti poco avvezzi alla tecnologia e dalla carenza tecnica delle famiglie: non tutti hanno un computer o un device da destinare al solo utilizzo dei bambini e questo ha comportato che molti di questi abbiamo dovuto interrompere, o modificare drasticamente, la loro fase di apprendimento. Problemi che dovranno essere risolti se, come è noto, dovremo imparare a convivere con il Covid – 19.