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Fase 2, migliaia di negozianti in rivolta a Treviso: "Fateci riaprire"

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A Treviso migliaia di negozianti sono scesi in strada davanti alle serrande per manifestare contro la fase 2: la rivolta ha riempito le piazze.

Da Conegliano a Vittorio Veneto, ma anche da Castelfranco a Spresiano. La giornata del primo maggio in provincia di Treviso è stata movimentata: migliaia di negozianti hanno dato il via a una rivolta. La tanto attesa fase 2 annunciata dal premier Conte, infatti, prevede una riapertura graduale spalmata su tutto il mese di maggio che si conclude con le aperture di parrucchieri, estetisti e ristoratori. Per molti lavoratori, però, questo lasso di tempo è insostenibile: la crisi ha colpito moltissimo le loro attività. A partire dalla riorganizzazione e dagli investimenti per ripartire in sicurezza, fino al fatto che saranno gli ultimi ad alzare le serrande. La protesta ha preso il via nella giornata della Festa del Lavoro.

Treviso, negozianti in rivolta

Parrucchieri in protesta, commercianti e partite Iva stremati da questi mesi di lockdown che hanno visto la chiusura di moltissime attività imprenditoriali e commerciali. I negozianti hanno dato il via a una rivolta in provincia di Treviso che li ha visti scendere in strada davanti alle loro serrande abbassate in moltissimi paesi. La fase 2 pare non essere apprezzata da migliaia di lavoratori che hanno riempito la piazza di Conegliano dalle ore 10.

Insieme ai negozianti c’erano anche musicisti, cantanti e spettacoli viaggianti che si sono sentiti dimenticati dallo Stato nella pianificazione delle riaperture. Tutti hanno una paura che li accomuna: quale futuro per le loro professioni?

Se dunque a Padova i negozianti si sono incatenati davanti ai loro negozi, anche in provincia di Treviso i lavoratori chiedono di ripartire il prima possibile. E così in migliaia si sono radunati in piazza e le adesioni sui social continuano ad aumentare.