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Coronavirus a Palermo, folla di bagnanti sulla spiaggia di Mondello

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Nonostante le misure anti coronavirus ancora previste per la Fase 2, a Palermo decine di bagnanti hanno affollato la celebre spiaggia di Mondello.

Dopo i Navigli di Milano, protagonisti qualche giorno fa di un video in cui apparivano affollati in barba alle norme di distanziamento, anche a Palermo sembra essere uscita in largo anticipo dalla Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Complice un weekend con temperature che si aggirano attorno ai 25 gradi infatti, la celebre spiaggia di Mondello si è ritrovata in poco tempo piena di bagnanti che ne hanno approfittato per lasciarsi alle spalle guanti e mascherine per tuffarsi indomiti tra le onde del mare o prendere il sole sulla sabbia.

Coronavirus, decine di bagnanti a Palermo

Tra chi gioca a racchettoni sulla spiaggia, chi si intrattiene con i balli di gruppo e chi invece preferisce godersi uno nuotata nelle acque del golfo di Mondello sono in molti ad essersi sostanzialmente dimenticati delle norme di distanziamento sociale disposte dal governo per contenere l’emergenza sanitaria. Ne è sorpreso persino un venditore ambulante di palloni, lui sì provvisto di mascherina e guanti, che intervistato dai giornalisti presenti sul posto ha commentato: “Ne ho venduti dodici stamattina. Sono venuto perché mi hanno detto che ieri la spiaggia era piena di gente. Pensavo fosse vietato.

Comportamenti come questi rischiano però di vanificare gli sforzi fatti finora per limitare gli effetti della pandemia di Covid-19. Oltre all’ormai noto caso dei Navigli, negli scorsi giorni simili scene di affollamenti si erano registrate anche sul lungomare di Bari, devo decine di persone si sono riversate tra l’8 e il 9 maggio in occasione della festa patronale di San Nicola.

Il commento del sindaco Leoluca Orlando


Lo scenario da libero tutti presentatosi sulla spiaggia di Mondello non è passato inosservato nemmeno al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che in un videomessaggio pubblicato sui social ha affermato: “Troppi ragazzi e ragazze non rispettano le prescrizioni sanitarie. Non giochiamo con la vita. I loro genitori siano più attenti e responsabili. Altrimenti dovremo denunciarli per non essersi presi cura dei propri figli. Nessuno scherzi con la vita in questo delicatissimo momento sospeso fra la ripresa e il ritorno indietro”.