Cecilia Lidya Casadei Nato per ospitare pazienti durante l’emergenza sanitaria, l’Ospedale Covid Marche risulta ancora del tutto inutilizzato. Dei 100 posti letto tra terapia intensiva e sub-intensiva non ce n’è uno occupato: la struttura, inaugurata circa due mesi fa con una cerimonia di tutto rispetto, aveva visto Guido Bertolaso siglare l’accordo con il governatore Luca Ceriscioli.
L’Ospedale Covid Marche è vuoto
A Civitanova Marche tutto tace, o meglio nulla si muove perché in realtà la Regione ha comunicato che il Covid Hospital verrà presto utilizzato per accogliere i primi pazienti. Ad attenderli, medici e professionisti precettati da altre strutture ospedaliere secondo quanto riportano i sindacati.
“Colleghi saccheggiati da altri ospedali anche se la struttura è destinata a chiudere, come quella di Milano”, affermano, facendo riferimento all’Ospedale Covid nato presso la ex Fiera della città lombarda e mai utilizzato.
Medici “volontari” in ospedale
Il Fatto Quotidiano riporta di una lettera inviata ai direttori delle Aree Vaste e risorse umano nella quale si chiede personale per l’ospedale marchigiano, che partirà da una base di 28 letti e 96 dipendenti. Nel testo si legge che i dipendenti verranno scelti privilegiando l’adesione su base volontaria, quindi con turni aggiuntivi rispetto a quelli già svolti presso altre strutture sanitarie oppure con sottrazione ai rispettivi reparti, “adottando criteri di rotazione ed alternanza per periodi minimi di un mese”.
“La richiesta è illegittima e viola le norme del contratto. Non dà garanzie né dal punto di vista assicurativo, né lavorativo. Non abbiamo avuto informazioni prima della mail dell’Asur”, spiega Luciano Moretti, segretario di Cimo Marche, a Il Fatto Quotidiano.
