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Il cognato di Fontana è indagato per la fornitura di camici alla Regione

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Il cognato di Attilio Fontana è indagato per turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sui camici forniti dalla sua società alla Lombardia.

Secondo fonti investigative il cognato di Attilio Fontana Andrea Dini risulta indagato nell’ambito delle indagini della Procura di Milano sulla fornitura di camici alla Regione. L’accusa è quella di turbativa d’asta, la medesima rivolta al direttore generale della centrale acquisti della Regione (Aria) Filippo Bongiovanni.

Indagato il cognato di Fontana per la fornitura dei camici

Si tratta dell’inchiesta relativa al materiale medico fornito alla Lombardia dalla Dama SpA, azienda di cui Dini è titolare e che gestisce insieme a sua sorella Roberta, moglie del governatore. Questi ultimi sostengono che si sia trattato di una donazione giustificando l’emissione di un fattura da 513 mila euro come frutto di un equivoco. Lo stesso Fontana aveva difeso l’operazione parlando di una fornitura erogata dall’azienda a titolo gratuito.

La magistratura aveva però deciso di aprire un’indagine per andare a fondo sulla questione e nella giornata di mercoledì 8 luglio la Procura ha delegato i militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria a recarsi in Regione Lombardia. Il loro compito è quello di acquisire la documentazione relativa ai contratti di fornitura di camici nel pieno dell’emergenza coronavirus da parte della Dama srl.

L’entrata della Guardia di Finanza negli uffici regionali segna dunque il via libera all’indagine per turbativa d’asta a carico di ignoti coordinata dai Pubblici Ministeri Luigi Furno e Paolo Filippini e dal procuratore aggiunt Maurizio Romanelli.