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Sbarcati 65 immigrati a Pozzallo, il sindaco: "Il tampone sulle navi"

immigrati sbarcati a Pozzallo

65 immigrati sono sbarcati a Pozzallo: sono in buone condizioni di salute, ma il sindaco chiede maggiore rigore

Il coronavirus non ha bloccato il flusso migratorio verso l’Italia. Gli ultimi arrivi in tal senso si registrano sempre nel Mediterraneo dove è stata intercettata a largo di Crotone un’imbarcazione con 65 migranti ed è stata fatta sbarcare a Pozzallo. Le persone a bordo sono state trasferite sulla nave Fiorillo della Guardia costiera e l’equipe dell’Usmaf del ministero della Salute è salita a bordo per verificare le condizioni mediche prima di autorizzare lo sbarco. Stando alle prime informazioni, i migranti provengono da Pakistan e Siria, con una persona che viene invece dal Marocco. Lo sbarco a Pozzallo, nel cui hotspot si trovano attualmente 200 migranti in quarantena, trasferiti via terra da Porto Empedocle. Tra le 65 persone rintracciate in mare, invece, ci sono anche una ventina di minori non accompagnati. Secondo quanto emerso finora, dovrebbero essere trasferiti tutti al centro Don Pietro di contrada Cifali, tra Comiso e Ragusa.

65 immigrati sbarcati a Pozzallo

Decisamente preoccupato per la situazione è apparso il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che, come riportato da Libero, ha affermato: I cittadini hanno paura del contagio, bisogna fare il tampone direttamente sulle navi. Al momento, come già accennato, sembra che tutti i migranti a bordo siano in buone condizioni di salute.

Nella giornata di domani il sindaco del comune in provincia di Ragusa avrà un incontro al Viminale: “Spero di incontrare direttamente il ministro Lamorgese – dice Ammatuna – Solo in questo modo si possono impedire fenomeni di razzismo. Bisogna rassicurare i cittadini che prima che i migranti scendano dalla nave devono essere controllati. Il problema che ho sollevato non è quello dell’accoglienza, ma della sicurezza sanitaria delle popolazioni interessate. Dopo che per parecchi mesi i cittadini sono rimasti a casa non devono avere la sensazione che qualcuno possa sbarcare e contagiare. Domani chiederò al ministro che si ufficializzi e si formalizzi un protocollo di intesa”.