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Vaccino anti Covid, Irbm: "Se test ok a novembre prime dosi in Italia"

di lorenzo vaccino astrazeneca

L'Irbm, azienda che ha sviluppato il vaccino anti Covid di Oxford, ha annunciato che l'Italia potrebbe ricevere le prime dosi a novembre.

Il presidente dell’Irbm di Pomezia, l’azienda che ha collaborato con lo Jenner Institute della Oxford University per lo sviluppo del vaccino anti Covid o, ha annunciato che se i test procederanno positivamente a novembre l’Italia potrebbe già avere 2-3 milioni di dosi.

Irbm: “Vaccino anti Covid a novembre”

Piero di Lorenzo ha ricordato che la sperimentazione sull’uomo è ripresa dopo una sospensione temporanea legata ad una reazione sospetta su un volontario poi dimostratasi non legata al candidato vaccino. L’uomo aveva infatti avuto un’infiammazione in uno o più segmenti adiacenti del midollo spinale. Il comitato di esperti indipendente ha però stabilito in pochi giorni che tale reazione non era da addurre all’inoculazione dello strumento anti coronavirus.

Tra l’altro la sperimentazione, ha sottolineato il presidente dell’azienda, è condotta in doppio cieco. Vale a dire che né i medici né i pazienti sanno a quali dei volontari è somministrato il vaccino e a quali solo placebo. Dunque la reazione sospetta potrebbe anche essersi verificata su una persona che aveva assunto il placebo e non il farmaco.

Se tutto dunque andrà come previsto e non si verificheranno criticità, ha spiegato che sarà rispettata questa tempistica, già annunciata dal Ministro della Salute Speranza, e l’Italia potrebbe già ricevere le sue prime dosi prima della fine del 2020. Probabilmente, ha continuato, i primi ad usufruirne saranno operatori sanitari e anziani ricoverati nelle Rsa.

Nello stesso giorno anche il Ministro degli Esteri Di Maio è intervenuto sul vaccino affermando di star lavorando ad un grande accordo europeo.