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Il boss Pasquale Zagaria torna in carcere: era agli arresti domiciliari

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Dopo cinque mesi di arresti domiciliari a Brescia, il boss mafioso Pasquale Zagaria è tornato in carcere.

Pasquale Zagaria, considerato la mente economica del clan dei Casalesi e scarcerato durante l’emergenza coronavirus, è tornato in carcere. Dopo cinque mesi agli arresti domiciliari il boss mafioso sconterà il resto della sua condanna nell’istituto penitenziario di Opera a Milano.

Pasquale Zagaria torna in carcere

Il suo caso aveva aperto lo scandalo delle scarcerazioni di mafiosi e camorristi che, per via della situazione sanitaria, avevano ottenuto gli arresti domiciliari. A decidere per la sua scarcerazione era stato il giudice di Sassari Riccardo De Vito, il quale aveva giudicato grave la sua malattia (ha un tumore alla vescica). L’ospedale sardo dove seguiva le terapie non era infatti più in grado di garantirgli le cure necessarie perché impegnato con i pazienti Covid. Inoltre, seppur in isolamento, avrebbe potuto correre il rischio di contrarre l’infezione.

Secondo il provvedimento i magistrati di sorveglianza, per evitare che venisse scarcerato, avevano chiesto il suo eventuale trasferimento in un altro istituto penitenziario attrezzato per la tipologia di trattamenti di cui aveva bisogno. Ma, per un errore nell’invio della mail, dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non giunse alcuna risposta.

Zagaria ha trascorso i cinque mesi di arresti a casa di un familiare a Brescia. Il tribunale della città, a cui i colleghi sardi avevano girato il fascicolo per competenza, hanno ritenuto ora cessate le esigenze che avevano portato alla scarcerazione e hanno ricondotto il boss in carcere. Si trova ora sempre in un regime di isolamento ad Opera.