> > Covid, Gimbe: "Nuovi contagi, nelle terapie intensive cifre gestibili"

Covid, Gimbe: "Nuovi contagi, nelle terapie intensive cifre gestibili"

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Il presidente di Gimbe tranquillizza: "Cifre da contagi Covid sotto controllo, mille persone in terapia intensiva entro Natale".

L’aumento dei contagi da Covid-19 è lineare. La fondazione Gimbe rassicura: “Terapie intensive sotto controllo. I nuovi positivi non vedranno più lo tsunami degli scorsi mesi“. Nino Cartabellotta afferma che entro Natale si avrà una crescita lineare di contagi, le cifre non sono preoccupanti come in passato.

Gimbe: “terapie intensive sotto controllo”

Crescita lineare, non esponenziale“. Lo precisa Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimba, al Forum Sistema Salute tenutosi a Firenze. I contagi subiranno un incremento rispetto alla stagione post lockdown, ma le cifre sono gestibili. Secondo Cartabellotta, infatti, nei prossimi mesi, fino a Natale, il nostro paese vedrà un aumento lineare di casi. Secondo le stime odierne si potranno raggiungere i nove, dieci mila pazienti ricoverati in ospedale.

Caso diverso nelle terapie intensive, dove Cartabellotta prevede un numero di mille ricoverati entro Natale prossimo. “Una cifra gestibile” secondo Gimbe che esclude categoricamente un ritorno ai numeri di marzo e aprile scorsi. Lo tsunami del periodo che ci ha visti costretti in casa sembra un ricordo lontano. Ma la raccomandazione è di non abbassare la guarda. Come ricorda Cartabellotta su Twitter, il coronavirus “non è mai morto”.

Per Nino Cartabellotta non è prevista una seconda ondata di contagi come la prima, ma bisogna entrare nell’ottica che dopo la fine del lockdown siamo entrati in una fase tutta nuova. Il periodo estivo non ha giovato. Le scelte sbagliate, in particolare le riaperture delle discoteche, hanno promosso un veloce ritorno ai numeri elevati di contagiati. In particolare, nella settimana 23-29 settembre, la fondazione rileva, a fronte di una media nazionale del 3,1%, i valori particolarmente alti di Liguria (6,4%) e Campania (5,4%).

Questo, però, non ci deve terrorizzare. La riapertura delle scuola porterà a un inevitabile aumento di contagi, come già affermato dall’oms. La situazione più preoccupante potrebbe verificarsi nelle regioni meridionali dove, negli ultimi giorni, si è rilevata una crescita esponenziale rispetto ai mesi precedenti.