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Cinghiali uccisi a Roma, le risate del funzionario: "Mi godo lo show"

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L'on. Michela Vittoria Brambilla attacca la giunta grillina a Roma: "Marcello Visca del Comune disse adesso mi guardo lo spettacolo".

È scoppiata subito una rivolta da parte degli animalisti dopo la notizia dei cinghiali uccisi in un parco giochi di Roma: l’on. Michela Vittoria Brambilla si scaglia contro la giunta Capitolina e il funzionario Marcello Visca.

Cinghiali uccisi a Roma: le risate del funzionario

In un continuo rimpallo di responsabilità, gli esponenti grillini puntano il dito contro la Regione, mentre l’on. Brambilla, deputata animalista, attacca proprio il M5S e il Comune di Roma. In particolare, le accuse sono rivolte a Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente. Infatti, per la fondatrice della Leidaa, le Lega italiana Difesa animali e ambiente, è Diaco “il responsabile politico e morale” dell’uccisione di 6 cuccioli di cinghiale e della loro mamma.

L’onorevole ha lanciato una nuova accusa: “Quando ho saputo dell’abbattimento, ho provato a bloccare tutto. Ho chiamato Zingaretti e lui mi ha fatto chiamare da Onorati. A quel punto, c’è stata una call a tre con Diaco. Lui è andato sul posto e ci ha preso in giro, diceva di non trovare i dirigenti. Che erano andati al bagno. Balle. Non ha fermato l’uccisione solo per poter fare polemica con il Pd.

La Brambilla, inoltre, ha raccontato di essere stata insultata al telefono da Marcello Visca, manager del dipartimento Ambiente. E secondo i membri della sua associazione, prima che gli animali venissero abbattuti, lo stesso Visca avrebbe detto: “Spostatevi, ora mi godo lo spettacolo”.

Gli insulti di Marcello Visca

Stando a quanto reso noto dalla Brambilla, Marcello Visca si era recato sul posto “con i cacciatori e ha dato l’ordine di abbattere queste povere creature davanti agli occhi della folla”. Secondo l’onorevole animalista, dopo essere riuscita ad acquisire l’intesa con il governatore Zingaretti, la città di Roma ha comunque deciso di uccidere i cinghiali.

All’indomani dell’accaduto, la Brambilla si è detta intenzionata a fare un esposto contro il sindaco Virginia Raggi e contro tutti i suoi dirigenti. Pronta anche una denuncia per diffamazione nei confronti di Marcello Visca, che avrebbe indirizzato alla deputata una serie di insulti sessisti. Rivolgendosi alla Raggi, “come donna oltre che come sindaco”, la Brambilla ha chiesto “di rimuovere Visca dal suo incarico. Perché la battaglia contro gli insulti sessisti deve riunire comunque tutte le donne”.

In un video pubblicato sul suo profilo Facebook, la stessa deputata ha svelato che il grillino Visca avrebbe detto che “della Brambilla se ne fot.. il caz.. e che può andare a fare in c….

La replica di Daniele Diaco

In risposta agli attacchi ricevuti da Michela Vittoria Brambilla, non si è fatta attendere la replica del presidente della commissione Ambiente. Eravamo contro l’abbattimento, ma la Regione non aveva gabbie. Poi, in serata, mi chiama Brambilla. Spiega di avere avuto la disponibilità di Zingaretti a fermare tutto, ma non arrivano atti formali o gabbie. Io non ho trovato i dirigenti sul posto e la polizia provinciale non mi ha fatto avvicinare”, ha dichiarato.

Poi addossa la responsabilità alla Ragione e aggiunge: La competenza sulla fauna selvatica è della Regione. Dovevano venire loro. Ero solo, sotto la pioggia, e rischiavo la denuncia”.

Alla Brambilla dice: “Se la prenda con la Regione, ci hanno riso in faccia quando abbiamo proposto metodi non cruenti per i cinghiali“. Poi un nuovo attacco: “Il suo è solo uno spot”.

Rettifica del 10 novembre

Nella giornata del 10 novembre abbiamo ricevuto la seguente richiesta di rettifica da parte del dottor Marcello Visca in riferimento a quanto da noi pubblicato in data 20 ottobre.

«ll Dott. Visca in qualita di Direttore della Direzione Promozione Tutela Ambientale e Benessere degli Animali di Roma Capitale, ha partecipato al Tavolo Tecnico riunito il 16.10 u.s., convocato per fronteggiare 1a segnalata emergenza cinghiali nel Parco Mario Modemi in Roma. Nel corso della riunione, considerata l’impossibilita di effettuare la cattura dei cinghiali tramite recinti 0 gabbie-trappola per indisponibilita di tali dispositivi, veniva decisa quale unica misura concretamente praticabile, secondo 1e disposizioni del Protocollo d’intesa per la gestione del cinghiale stipulato tra Regione Lazio, Roma Capitale e Citta Metropolitana, 1a cattura mediante tele-anestesia.

Nel caso specifico, non essendo noti i tempi di sospensione dell’anestetico utilizzato (Zoletil), sarebbe stato impossibile liberate i cinghiali dopo 1a tele-anestesia a causa del rischio che gli stessi — ed il relativo anestetico pericoloso per l’uomo – potessero entrare nella catena alimentare.

Nell’applicazione delle misure predette, il Dott. Visca si e pertanto attenuto alle Vigenti prescrizioni del Protocollo, senza che a1 medesimo residuasse alcun margine di discrezionalita sulla esecuzione della decisione assunta dal Tavolo tecnico.

Anche per quanto riguarda la proposta che sarebbe stata avanzata dall’On. Brambilla, questa non è mai stata sottoposta alle autorita competenti ed e rimasta, quindi, una tardiva dichiarazione di intenti, come tale priva di efficacia operativa e della quale, comunque, il Dott. Visca non era mai state informato.

Il Dott. Visca, inoltre, non ha mai pronunciato i riferiti insulti sessisti nei confronti dell’On. Brambilla e si riserva in merito ogni diritto ed azione, a tutela della propria persona, del proprio ruolo e del proprio operato».