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Coronavirus, paziente al San Filippo Neri in ambulanza per 24 ore

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Positiva al Covid, dopo essersi sottoposta al tampone che ha confermato la diagnosi, una paziente al San Filippo Neri si trova da 24 ore in ambulanza.

Una giovane donna positiva al coronavirus ha trascorso più di 24 ore in ambulanza aspettando che le venisse assegnato un posto letto presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma. Durante l’attesa, la caposquadra del personale impiegato presso il 118 ha fornito l’assistenza necessaria alla paziente, adagiata sulla barella all’interno del mezzo.

Paziente in ambulanza per 24 ore

Il pronto soccorso del nosocomio romano San Filippo Neri è costantemente assediato da numerose ambulanze con a bordo ammalati di ogni genere. Tra questi vi è anche una paziente, giunta presso l’ospedale alle 22:00 di lunedì 2 novembre, che presenta tutti i sintomi tipici del contagio da Covid-19: diagnosi confermata dal risultato del tampone molecolare effettuato sul mezzo di soccorso. Le precarie condizioni di salute della giovane sono lampanti così come appare evidente l’urgenza di assegnarle un posto letto. Tutti i pronto soccorso del Lazio, però, sono in tilt e quello del San Filippo Neri non fa eccezione.

Negli ultimi giorni, infatti, il pronto soccorso situato presso la via Trionfale sta sopportando una pressione enorme esercitata dal numero esorbitante di cittadini che vi si sono recati per le sintomatologie più disparate o perché convinti di aver contratto il Sars-CoV-2. Nei momenti di maggiore affluenza, sono state registrate più di venti ambulanze in attesa presso il nosocomio di Roma. La situazione, poi, risulta ancora più grave in considerazione della mancanza di posti letto presso la struttura e delle operazioni di intervento gestite con estrema lentezza.

Il ricovero della donna e la sua sistemazione presso l’edificio, quindi, sono stati effettuati più di ventiquattro ore dopo l’arrivo dell’ambulanza.

Lazio, ospedali sotto pressione

Data l’emergenza sanitaria in atto, la Regione Lazio si è impegnata a intervenire per fornire aiuti agli ospedali nel futuro immediato. Tra le iniziative previste, l’istituzione di posti letto destinati al Covid il cui numero potrebbe variare dalle tremila alle seimila unità ma, al momento, non sono state rilasciate ulteriori informazioni sui tempi previsti per la realizzazione dell’iniziativa.

Gli ospedali del Lazio, intanto, mostrano seri cenni di sofferenza a causa dell’esponenziale incremento quotidiano dei soggetti positivi al coronavirus. Una simile condizione coinvolge tutte le strutture sanitarie laziali, compreso il San Filippo Neri.

La tensione è palpabile e si teme il collasso: l’esasperazione dovuta all’intera vicenda, inoltre, può essere letta negli occhi, lasciati liberi dalle mascherine, di medici, infermieri e personale di servizio del 118.