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Vaccino Pfizer, in una prima tranche l'Italia avrà 27 milioni di dosi

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La quota di vaccino riservata all’Italia, per la prima tranche, sarà equivalente al 13,51% del totale, ovvero 27 milioni di dosi.

All’indomani dell’annuncio in merito alla forte efficacia del vaccino Pfizer e BioNTech, Locatelli ne comunica la disponibilità da metà gennaio 2021: ma quante dosi riceverà l’Italia?

Vaccino Pfizer: le dosi per l’Italia

Mentre Franco Locatelli precisa che il vaccino “già nella fase preclinica aveva dato riscontri positivi in termini di immunità sterilizzante, che previene infezione, e l’immunità da malattia, cioè in termini di capacità di proteggere dalla malattia vera e propria”, gli italiani vogliono sapere quando arriverà nel nostro Paese e quante dosi saranno disponibili.

Come annunciato da Eric Mamer, portavoce dell’esecutivo comunitario, l’accordo della commissione Ue con Pfizer-Biontech prevede l’acquisto da parte dell’Unione di 300 milioni di dosi del vaccino per il Covid-19. Intanto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha ribadito l’accordo con le due aziende, tedesca e americana. Quindi ha dichiarato: “Autorizziamo un contratto per un massimo di 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato dalla società tedesca Biontech e Pfizer. Il nostro piano è di distribuirlo rapidamente, ovunque in Europa”. Poi ha ricordato: “Questo è il vaccino più promettente finora“. Infatti, secondo i dati intermedi della fase 3, arriva al 90% di efficacia nell’uomo. “È il quarto contratto con un’azienda farmaceutica per l’acquisto di vaccini. E ne arriveranno altri. Perché abbiamo bisogno di un ampio portafoglio di vaccini basati su diverse tecnologie. Abbiamo già iniziato a lavorare con gli stati membri per preparare campagne di vaccinazione nazionali. Ci siamo quasi. Nel frattempo, dobbiamo essere prudenti e stare al sicuro, ha tenuto a sottolineare la Von der Leyen.

In particolare, l’accordo firmato con l’Italia si suddivide in due parti. La prima prevede la fornitura di 200 milioni di dosi, alla quale potrà essere aggiunta un’opzione per altri 100 milioni di flaconi, assegnati con criteri da stabilire. In una prima tranche l’Italia riceverà il 13,51% del totale, ovvero 27 milioni di dosi. Da Bruxelles si precisa che:La ripartizione avviene sulla base della popolazione di ciascuno Stato membro rispetto al totale degli abitanti della Ue”. Dopo il via libera del collegio dei commissari, i Governi hanno cinque giorni per presentare ulteriori richieste. Qualora ci dovessero essere delle astensioni, gli altri Paesi avranno a disposizione più dosi.

La distribuzione

Dal 4 novembre nel nostro Paese è attivo un gruppo di 15 esperti e coordinato da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione al ministero della Salute. L’obiettivo è di organizzare il trasporto e la conservazione per rifornire tutte le Regioni d’Italia.

Si tratta di un lavoro importante per il quale è bene organizzarsi con anticipo. Infatti, il vaccino di BioNTech-Pfizer va tenuto costantemente in celle frigorifere con una temperatura di 70 gradi sotto zero. Inoltre, per essere protetti servono due dosi, da somministrare a distanza di alcune settimane. Quindi, almeno nella fase iniziale, solo 13,5 milioni di italiani beneficeranno dell’accordo firmato. Intanto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, dichiara: Quando la sperimentazione sarà terminata con successo avremo a disposizione tante dosi, perché queste sono già in corso di produzione e quindi immediatamente disponibili. Non occorrerà aspettare altri mesi.