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Abruzzo, uccisione di un maiale ad una festa: focolaio Covid

Covid

Festa per l'uccisione di un maiale in Abruzzo. Scoppia un focolaio Covid e sono in arrivo nuove restrizioni.

In Abruzzo non sono state rispettate le regole anti-Covid in diverse situazioni. A Pizzoferrato è stata addirittura organizzata una festa per l’uccisione di un maiale e la conseguenza è stata caratterizzata da un focolaio di Coronavirus. Le restrizioni potrebbero diventare più dure.

Focolaio in Abruzzo

Nel Chietino si sono sviluppati degli importanti focolai, quasi tutti dovuti a negligenze sotto le festività. Il comportamento della popolazione ha spinto i sindaci a chiedere restrizioni più dure, anche se non proprio zone rosse. Le situazioni che stanno preoccupando maggiormente sono a San Salvo e a Pizzoferrato, a fronte di 142 casi di Covid in tutta la provincia. Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo, ha dovuto far fronte a 22 positività in una sola giornata, con altri tamponi da esaminare. “Sono molto preoccupata ha detto ieri Attraverso l’Asl abbiamo cercato di capire le cause dei contagi ed è emerso come siano tutte riconducibili a nuclei familiari che si sono ritrovati durante le feste, soprattutto a Capodanno. Il che impone a tutti una riflessione: non è più consentito che per festeggiare violando le regole e il buon senso la città debba registrare un numero di casi così cospicuo che si rifletteranno inevitabilmente sulla vita di tutti” ha spiegato il sindaco. A Pizzoferrato è scoppiato un focolaio dopo alcuni festeggiamenti per l’uccisione del maiale. Il bollettino regionale ha evidenziato 17 casi in più in una giornata. Il Chietino è in una fase di emergenza territoriale e questo potrebbe costare caro a tutto l’Abruzzo, che torna ad essere in bilico tra la fascia gialla e quella arancione. In Regione si è evidenziata una crescita del contagio. I casi accertati sono 314 su 3.905 tamponi ed è risultato positivo l’8,04% rispetto al 6% della giornata precedente.

Si sono registrati nove decessi in più. Dei nuovi positivi in Abruzzo il più giovane ha sei mesi e il più anziano 91 anni. Gli attualmente positivi sono 37 in più e in totale si parla di 11.216 positivi. 468 pazienti sono stati ricoverati in terapia non intensiva e 40 in terapia intensiva, mentre gli altri 10.708 sono in isolamento domiciliare. La località con più casi è San Salvo, seguita da L’Aquila e Pizzoferrato. “Le limitazioni qualcosa hanno fatto ma è chiaro che la situazione resta delicata e impone la massima attenzione attraverso il rispetto delle regole. Ci sono zone in cui qualche strappo alla regola è stato fatto e ne stiamo vedendo i risultati, persone che sono state ricoverate e che hanno raccontato di aver partecipato a conviviale. Stiamo entrando in zona critica: ci vogliono due settimane per far emergere le situazioni cliniche, alcuni pazienti hanno già evidenziato il contagio. I prossimi giorni saranno importanti” ha spiegato Jacopo Vecchiet, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale di Chieti. La campagna vaccinale prosegue, con la somministrazione di 1.220 vaccini.