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Ricorso al Tar in Puglia, la scuola proseguirà in presenza

Ricorso al Tar in Puglia, la scuola proseguirà in presenza

Ricorso al Tar in Puglia, scuola in presenza. La richiesta dei genitori perde contro l'ordinanza del 23 febbraio 2021 e la profilassi vaccinale.

Ricorso Tar in Puglia, la scuola proseguirà in presenza. La richiesta era partita dai genitori, sostenuti dal Codacons di Lecce, nella speranza di far proseguire i propri figli con la Dad, ma non c’è stato niente da fare: ha vinto la nuova ordinanza del 23 febbraio 2021, combinata con il piano di profilassi vaccinale.

Scuola: in Puglia ricorso Tar

“Con l’ordinanza 58 il presidente della Regione ha meglio specificato i presupposti motivazionali del proprio atto”, ha spiegato il giudice Oronzo Ciliberti, “ha ribadito che l’ordinanza ha lo scopo di permettere la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca e ha indicato il cronoprogramma”. In questo piano si parla anche del personale scolastico, oltre che della situazione di rischio Covid in relazione alla frequenza in presenza al 100%.

La nuova ordinanza della Regione Puglia vince quindi contro il ricorso al Tar avanzato da un gruppo di genitori.
“Mentre dichiara di voler rispettare le decisioni del Tar”, scrivono i rappresentanti del Codacons, “che si dovrebbero commentare solo impugnandole, il presidente della Regione Puglia dà il via ad un balletto di ordinanze che danneggia ancora di più gli studenti nel più clamoroso silenzio dell’Ufficio scolastico regionale e del ministro dell’Istruzione”.

Scuola in presenza “su richiesta”

Non ci sarà però nulla di obbligatorio: secondo infatti la nuova organizzazione fortemente voluta dal governatore Emiliano, saranno i genitori a scegliere. Gli alunni potranno proseguire da casa con la didattica a distanza, così come recarsi a scuola per una percentuale massima del 50% negli istituti superiori, senza alcun limite in tutti gli altri.

Quasi tutte le scuole hanno quindi ripristinato la frequenza in presenza, sempre e comunque su richiesta, anche per alunni con disabilità o che per ragioni “non diversamente affrontabili” non possano seguire la Dad.