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Colossi di Memnone: enormi statue sul Nilo che cantavano all'alba

Colossi di Memnone: cantavano all'alba

Sulla riva occidentale del Nilo, in Egitto, si ergono i Colossi di Memnone. La leggenda narra che cantassero all'alba, ma un fondo di verità c'è.

I Colossi di Memnone sono due imponenti statue gemelle di pietra che si ergono sulla riva occidentale del fiume Nilo, in Egitto. Raffigurano il faraone Amenhotep III, che regnò circa 3.400 anni fa, in posizione seduta e con le mani appoggiate alle ginocchia, lo sguardo rivolto ad Est.

I Colossi di Memnone: musica leggendaria

All’epoca della loro costruzione, i Colossi di Memnone facevano da guardia al Tempio di Milioni di Anni, edificio sacro che ogni faraone del Nuovo Regno si dedicava per affermare la propria natura divina. Secondo una leggenda, nel 27 a.C. un terremoto causò la parziale distruzione di una delle statue, con conseguente crollo della parte superiore e danno di quella inferiore.

Colossi di Memnone sul Nilo

A seguito di ciò, si poteva udire una strana musica proveniente dalla base del Colosso rovinato, solitamente in prossimità dell’alba. In realtà, è probabile che l’aumento della temperatura facesse evaporare la rugiada dalla pietra e producesse così un suono simile ad una melodia.

Ora sono un’attrazione turistica

Questa particolare storia affascinò greci e romani, che viaggiarono verso il luogo sperando di udire l’insolita melodia, mentre per altri la statua aveva poteri oracolari. A testimonianza di queste visite, ancora oggi si possono leggere circa 90 inscrizioni di chi aveva udito la musica emessa dal Colosso danneggiato, l’ultima delle qual risale al 196 d.C.

Sulle statue, inscrizioni dei viaggiatori

Poco dopo avvenne il restauro per ordine dell’imperatore Settimio Severo, nella speranza che l’oracolo in essa contenuto gli concedesse la sua grazia. Si dice che da allora la musica cessò per sempre. Al giorno d’oggi, i Colossi di Memnone “convivono” con una moderna strada che corre lungo le rovine dell’antico tempio, andato distrutto, e sono ormai diventate un’attrazione turistica.

Incisioni su di un Colosso