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Denise Pipitone, anonimo scrive a Chi l'ha visto: "Sono 17 anni che so, non ho parlato per paura"

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L'anonimo che inviò una lettera all'avvocato Frazzitta ha scritto nuovamente alla redazione di Chi l'ha visto in merito alla scomparsa di Denise Pipitone.

Nuove rivelazioni in merito alla scomparsa di Denise Pipitone. L’individuo anonimo che inviò una lettera a Giacomo Frazzitta, avvocato della madre della bambina, ha infatti scritto alla redazione della trasmissione televisiva Chi l’ha visto, dichiarando: Sono 17 anni che so, non ho parlato prima per paura, e aggiungendo di essere “Sicurissimo al cento per cento di quello che ha visto”. Nella lettera inviata all’avvocato Frazzitta, l’anonimo faceva riferimento alle fasi immediatamente successive al sequestro della piccola Denise, al quale avrebbero a suo dire assistito diversi testimoni oculari.

Scomparsa Denise Pipitone, anonimo scrive a Chi l’ha visto

Il messaggio recapitato alla redazione della trasmissione di Rai 3 è sostanzialmente una copia della lettera inviata una settimana fa all’avvocato di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone. A seguito della missiva il legale aveva immediatamente invitato l’anonimo a farsi vivo per riferire tutti i dettagli di cui era a conoscenza in merito alla scomparsa della bambina: “Ti attendiamo, nella massima riservatezza, abbiamo bisogno di fare un passo avanti, vieni fuori in qualche modo, ma aiutaci ancora”.

Un appello che era stato rinnovato anche dalla signora Piera Maggio, che sul proprio profilo Facebook aveva scritto: Le chiedo di farsi sentire, nei modi che lei ritenga opportuno, faccia in modo di mettere fine a tutto questo dolore. Non solo noi, è l’Italia intera che glielo chiede“.

Scomparsa Denise Pipitone, le parole della dottoressa Angioni

Sul caso della scomparsa di Denise Pipitone si era recentemente espressa anche la dottoressa Maria Angioni, che nello studio di Mattino Cinque aveva dichiarato come a suo dire più persone avrebbero partecipato al sequestro della bambina, avvenuto a Mazara del Vallo nel settembre del 2004: Secondo la mia ipotesi più persone hanno collaborato al sequestro e ci sono stati più passaggi di mano della bambina. Nei pressi del luogo in cui è scomparsa Denise c’erano più persone appartenenti alla cerchia della famiglia allargata, e in molti hanno fatto qualcosa di sospetto. Questo ha ulteriormente complicato le indagini”. Già in passato la dottoressa Angioni si era occupata del caso.