> > Donatella Rettore: "Ricevetti una denuncia per Kobra"

Donatella Rettore: "Ricevetti una denuncia per Kobra"

Donatella Rettore

Donatella Rettore ha svelato dei retroscena su alcuni dei suoi brani di maggior successo.

Donatella Rettore è sempre stata regina della trasgressione in Italia e per la prima volta ha confessato alcuni retroscena della sua carriera, compresa la denuncia presa per uno dei suoi brani più famosi.

Donatella Rettore: la denuncia

Donatella Rettore è sempre stata una delle artiste più trasgressive d’Italia e con il suo brano di successo, Kobra, ha finito per ricevere una denuncia nel 1980. “Quando uscii con Kobra era il 1980, quindi non eravamo nel Medioevo. Ma la canzone faceva ‘Kobra non è un serpente/ ma un pensiero frequente‘. Una professoressa siciliana mi denunciò perché sosteneva che si trattava di un testo pornografico. Sa che feci? Le mandai dei fiori”, ha confessato la cantante, che di recente ha preoccupato i fan svelando di essere positiva al Coronavirus

Kobra non è stato l’unico brano trasgressivo o all’avanguardia per Donatella Rettore: lei stessa ha infatti svelato di aver parlato di aborto in uno dei suoi brani più celebri (addirittura prima che fosse legale in Italia).

“Ho inciso Lailolà. In Italia nessuno aveva capito che era una canzone sulla perdita consapevole della verginità e nessuno disse niente. Ma all’estero la capirono subito. Ecco perché negli anni Settanta e Ottanta in Germania, Francia, Spagna mi adoravano. Potrei citare anche Maria Sole, una canzone che parlava di aborto nel 1975. Ricordo che la legge 194 sarebbe arrivata soltanto tre anni dopo. E pensate che sono nata e cresciuta in un Veneto che non era solo bianco, ma per me all’epoca era oscurantista”, ha ammesso la cantante.