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Slot machine: cosa cambia in Italia con il Decreto Dignità

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Il Decreto Dignità comporterà una riduzione del traffico del gioco d'azzardo in Italia e la necessità di utilizzare la tessera sanitaria.


Le novità volute dal Decreto Dignità in merito al tema del gioco d’azzardo in Italia iniziano a dare i primi risultati evidenti, specialmente per quanto riguarda il gioco di tipo fisico e in particolare quello delle slot machine. Ad Aosta, per esempio, il Consiglio di amministrazione del Celva ha già stabilito un tetto massimo di otto ore al giorno, per il funzionamento delle slot machine e norme stringenti per il posizionamento delle nuove sale da gioco. Si tratta di un regolamento comunale che appare piuttosto in linea e coerente con le azioni del governo attuale, poste ad allontanare dai luoghi sensibili le sale da gioco e in particolare le slot machine, favorendo una riduzione del gioco, attraverso una serie di nuove regole e norme che andranno applicate da qui fino a 2020.

Slot machine: uno dei giochi più popolari del 2018

  • Le slot machine sono state indicate come uno dei giochi su cui è necessario stabilire nuove regole e porre un freno, rispetto a quanto è stato attuato fino alla prima metà del 2018.
  • Già con la pubblicazione del dossier del Gruppo Gedi dal titolo L’Italia delle slot, era stata effettuata una importante ricognizione di mappatura rispetto alla distribuzione sul territorio nazionale delle sale slot e sul volume d’affari che avevano prodotto tra il 2015 e il 2017.
  • Attraverso il Decreto Dignità era apparso evidente come le slot di tipo fisico in particolare, fossero al centro di interesse e di dibattito da parte del governo, che ha infatti deciso di cambiare le regole, nel tentativo di ridurre il numero di giocatori presenti in Italia.
  • La più significativa novità riguarda la necessità di introdurre nelle macchinette la tessera sanitaria, come già avviene per l’erogazione delle sigarette, per tutelare i minori e proibire di fatto l’utilizzo di questi giochi a chi non ha compiuto la maggiore età.
  • Questo significa dover adattare e sostituire un numero elevato di slot machine, che non rispondono ai criteri richiesti da questa modifica di legge.

Ridurre il gioco d’azzardo in Italia

  • Tra le intenzioni del governo alle prese con la manovra economica c’è l’intenzione di porre un freno al settore del gioco d’azzardo, come ha più volte affermato dopo l’approvazione del Decreto Dignità dello scorso luglio 2018.
  • L’azione del consiglio comunale di Aosta di creare delle fasce orarie è possibile giocare nelle sale, comprende 3 periodi temporali, che vanno dalle 9 e 30 alle 11 e 30, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 24, di tutti i giorni, festivi inclusi.
  • Si tratta della prima azione effettiva che mostra come le amministrazioni comunali si stiano dimostrando sensibili e in linea con i provvedimenti posti tempestivamente dal Governo Conte.
  • Il tutto rispecchia quanto già appreso dal decreto legge approvato tra lo scorso luglio e agosto 2018, che limita la pubblicità al gioco d’azzardo, sotto tutti i punti di vista e che comprende oltre alle realtà che operano nel settore dei casinò online anche le sale scommessa e il betting online. In Italia il volume d’affari che interessa il circuito del gioco ha raggiunto come spesa il tetto massimo di 96 miliardi di euro, cifra che è stata raggiunta per il 2017.

Conclusioni

Il settore del gioco online copre il 10% di questa spesa, rappresentando un segmento in netta crescita, se si considera che fino a 10 anni fa era stato quantificato con il 2-3%. Merito di questi dati è sicuramente legato allo sviluppo dei dispositivi mobili quali smartphone e tablet; tra i più utilizzati dagli utenti troviamo le slot machine di 888 casinò corposa selezione di slot e video slot di ultima generazione, le quali possono essere giocate senza bisogno di scaricare alcunché sul proprio dispositivo mobile. Ricordiamo che l’attuazione del divieto alla pubblicità per il gioco d’azzardo è già partito lo scorso agosto, ma comprende delle proroghe che di fatto verranno applicate solo nella seconda parte del 2019. Da un lato questa legge ha creato una barriera per il gioco e la sua esposizione mediatica, dall’altra si sta discutendo circa la possibilità di dare nuovo lustro al gioco illegale, che potrebbe trarre beneficio da questa azione che limita l’effetto del gioco legale che in Italia risponde direttamente all’ente AAMS che ne regole e tutela il corretto funzionamento. E’ in atto un cambiamento che darà i primi risultati sul dato dei giochi per il secondo semestre del 2018. Da una stima calcolata dagli operatori delle sale da gioco, dovrebbe esserci una flessione del 25-27% rispetto allo stesso dato dell’anno precedente.