> > Manovra, lettera dell'Ue all'Italia: "Aspettiamo chiarimenti"

Manovra, lettera dell'Ue all'Italia: "Aspettiamo chiarimenti"

manovra lettera ue

La Commissione chiede "ulteriori informazioni" sul saldo strutturale e si impegna a "proseguire un dialogo costruttivo con l'Italia".

La tanto attesa lettera dell’Ue all’Italia sulla manovra economica 2020 è arrivata. La missiva, inviata dalla Commissione europea, è firmata dal commissario uscente agli Affari economici Pierre Moscovici e dal vice presidente (recentemente riconfermato) Valdis Dombrovskis. La Commissione ha espresso la volontà di costruire un dialogo costruttivo con l’Italia per arrivare a una soluzione soddisfacente per il Paese e che rispetti i parametri dell’Unione. Il documento non comporta una bocciatura della manovra. Si tratta di un richiamo formale dell’Unione, che la Commissione ha precedentemente inviato anche ai governi di altri Stati membri, tra cui Francia, Belgio e Spagna.

Manovra 2020, la lettera dell’Ue

“Tenendo conto del dibattito svoltosi nella riunione dell’Eurogruppo del 9 ottobre sulla situazione economica e sulla politica di bilancio nell’area dell’euro, la Commissione europea cerca di proseguire un dialogo costruttivo con l’Italia per giungere a una valutazione finale” si legge nella lettera dell’Ue sulla manovra 2020. I commissari dichiarano che sarebbero “lieti di ricevere ulteriori informazioni sulla composizione precisa del saldo strutturale”. I chiarimenti richiesti riguardano il testo del Documento Programmatico di Bilancio: “Queste informazioni ci aiuterebbero a capire se c’è un rischio di deviazione significativa” dal percorso che l’Italia si è prefissata di seguire per aggiustare il proprio bilancio.

La bozza della legge di bilancio inviata a Bruxelles dal governo giallorosso prevede “un peggioramento del deficit strutturale di 0,1% del Pil, che manca il raccomandato aggiustamento strutturale dello 0,6%”. Il documento presuppone inoltre “un aumento della spesa dell’1,9%%, che eccede la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%”. Tutti questi elementi “appaiono non in linea” con le linee guida dell’Unione che raccomanda uno “sforzo” per rispettare l’obiettivo della riduzione del debito.

La questione Ponte Morandi

La Commissione ha assicurato di prendere atto della “richiesta dell’Italia nel Dbp [il Draft budgetary plan] di avvalersi della flessibilità nell’ambito del patto di stabilità e crescita per tenere conto dell’impatto sul bilancio di eventi imprevisti”. Tra gli eventi si segnalano in particolare il dissesto idrogeologico e il crollo del Ponte Morandi. L’Unione, prima tramite la Commissione e poi con il Consiglio, “effettueranno una valutazione approfondita della domanda”.