Antonella Ferrari Argomenti trattati
Alitalia ha un nuovo commissario unico: Giuseppe Leogrande. Lo ha reso noto il Mise attraverso una nota che ha fatto seguito al ritiro dei tre commissari straordinari della compagnia di bandiera, Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo. “Voglio ringraziare i commissari per il lavoro svolto in una situazione di criticità e per la sensibilità istituzionale dimostrata in questi mesi nella gestione di un dossier complesso, che purtroppo non ha portato ad una soluzione di mercato definitiva per la compagnia” ha detto Stefano Patuanelli, il quale su Leogrande ha aggiunto: “Insieme a lui lo Stato dovrà agire per permettere il rilancio definitivo di Alitalia“.
Alitalia: nuovo commissario unico
Giuseppe Leogrande è il nuovo commissario unico di Alitalia e spetterà a lui, con il supporto dello Stato, cercare di risollevare le sorti della compagnia. Proprio ieri la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, aveva fatto sapere di aver concordato con il ministro Patuanelli la nomina di un supercommissario che potesse traghettare la compagnia fino a maggio, con il sostegno del prestito ponte da 400 milioni per gestire la ristrutturazione e una successiva possibile alleanza con i tedeschi di Lufthansa. Intanto l’azienda ha chiesto al governo di beneficiare di una nuova cassa integrazione straordinaria per 1180 dipendenti fissando la scadenza al 23 marzo 2020.
Chi è Giuseppe Leogrande
Avvocato del foro di Bologna dal 1992, Giuseppe Leogrande è conosciuto soprattutto per essere stato commissario straordinario e poi presidente di Blue Panorama Airlines. Tra i vari incarichi che ha ricoperto nel corso della sua carriera ci sono quello di responsabile del Gruppo Fochi in amministrazione straordinaria e coadiutore del commissario straordinario di Sacaim di cui diventerà lui stesso commissario straordinario. I suoi studi si sono concentrati sul diritto fallimentare, tanto che Leogrande ha scritto anche un libro dal titolo “Commento ragionato alla riforma fallimentare”.
Atlantia: “Ancora disponibili”
Il vero colpo di scena, tuttavia, è rappresentato da alcune dichiarazioni di Atlantia, ritiratasi dopo aver provato a formare una cordata con Fs, Tesoro e Delta. “Siamo ancora disponibili – ha detto il presidente della holding del gruppo Benetton – ma serve un vero piano di rilancio“. La tensione sulla vicenda è altissima, e i dipendenti hanno indetto uno sciopero per il prossimo venerdì 13 dicembre contro i tagli al personale: “Non siamo disponibili a sacrifici sul lavoro e sul costo del lavoro perché abbiamo già dato“.
