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Pensioni a 1000 euro in Campania: molti rischiano di non avere il bonus

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Manca poco all'accordo tra Inps e Regione Campania per portare le pensioni a 1.000 euro: non tutti però sembrano poterne beneficiare.

Entro la seconda settimana di maggio dovrebbe concretizzarsi l’accordo tra Regione Campania e Inps per il pagamento delle pensioni minime a 1.000 euro per i mesi di marzo e aprile. La somma integrativa verrà pagata tra fine maggio e inizio giugno.

Pensioni a 1.000 euro in Campania

Si tratta di un contributo pensato per chi ha una pensione o un assegno sociale inferiore alla suddetta quota che quindi, con la cifra ricevuta, arriverebbe a 1.000 euro. L’integrazione è pensata per l’acquisto di servizi di assistenza sociosanitaria domiciliare o di altri strumenti e servizi a domicilio per favorire l’autonomia.

Il bonus si va ad aggiungere a quelli regionali da 1.000 euro per i lavoratori autonomi e professionisti, 20 mila dei quali verranno pagati a partire da sabato 9 maggio 2020. Per il momento sono più di duemila i beneficiari che hanno già ricevuto il contributo previsto dal piano socio-economico che l’amministrazione regionale ha varato per far fronte alla crisi generata dall’emergenza coronavirus.

Quanto invece alle micro-imprese, Palazzo Santa Lucia ha comunicato di aver emesso già oltre 4.500 mandati di pagamento dell’ammontare di duemila euro.


In 350 mila rischiano di non avere il bonus

Ancora prima dell’accordo con l’Istituto di Previdenza, il segretario della UIL ha però fatto notare che in 350 mila rischiano di non poter beneficiare del bonus. Questo perché la Regione avrebbe previsto una platea di 250 mila destinatari quando invece i pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro sono circa 600 mila.

Occorrerà coraggio da parte delle istituzioni regionali sia nel recuperare maggiori risorse da destinare all’assistenza, sia nel realizzare un miglior rapporto con le imprese private per coniugare sociale e business in un ambito delicato come quello della residenzialità per gli anziani“, ha poi incoraggiato. In un periodo come questo, ha spiegato, l’assistenza potrebbe aiutare a dare un nuovo slancio all’occupazione, creando nuovi posti di lavoro non sostituibili dalla tecnologia.