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Decreto Rilancio, la bozza: bonus baby-sitter di 1.200€ e sconti su bollette

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Rilancio del turismo, messa in sicurezza delle scuole e incremento del bonus baby-sitter: tutte le misure contenute nella bozza del Decreto Rilancio.

Non manca molto al varo del Decreto Aprile, ribattezzato Decreto Rilancio, contenente le misure economiche per far fronte alla crisi causata dall’emergenza coronavirus: ha già iniziato a circolare la bozza contenente tutte le proposte di dipartimenti e ministeri relative a salute, famiglia e sport.

La bozza del Decreto Rilancio

Primo fra tutti spicca l’aumento del bonus baby-sitter da 600 a 1.200 euro. Il sostegno si estenderebbe anche ai centri estivi, sia per quanto riguarda i servizi integrativi per l’infanzia sia per quelli socio educativi territoriali. Per il personale sanitario la cifra potrebbe poi raggiungere quota 2.000 euro.

Quanto poi alla proroga per il trattamento di cassa integrazione, esso potrebbe essere di 12 settimane e non di 18 come proposto all’inizio. Partirebbe dai periodi che decorrono dal 23 febbraio fino al 31 ottobre. I datori di lavoro che non anticipano i trattamenti ordinari potranno poi fare richiesta direttamente all’INPS.

Il decreto toccherebbe anche il tasto smart working che, fino al termine dello stato di emergenza che la Protezione Civile ha chiesto di prorogare al 31 gennaio 2021, dovrebbe esser garantito ai lavoratori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di 14 anni. Sempre sul fronte lavoro lo stop ai licenziamenti dovrebbe vedere un’estensione dai 60 giorni previsti dal Cura Italia a cinque mesi.

Bollette, scuola e turismo

Il governo starebbe poi pensando ad uno stanziamento di 600 milioni che permetterebbe di ridurre il costo delle bollette elettriche per il periodo da aprile a giugno alle piccole attività produttive e commerciali.

Altri 331 milioni di euro andrebbero poi a incrementate il fondo per la messa in sicurezza delle scuole che consenta la loro riapertura a settembre. Si tratta denaro da utilizzare per “interventi di acquisto di servizi professionali per la sicurezza, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico sanitaria e psicologica. E ancora per l’acquisto di materiale di protezione e igiene e servizi di lavanderia, per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti“.

Quanto al rilancio del turismo, l’esecutivo avrebbe pensato ad un credito d’imposta a favore dei nuclei familiari con un reddito inferiore a 35.000 euro che decidessero di utilizzare i servizi delle imprese ricettive. Esso, stanziato in favore di un solo componente nel limite massimo di 500 euro, ammonterebbe a 300 euro per quelli composti da due persone e a 150 euro per quelli costituiti da una.